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Sbloccata la vertenza sul suolo del Terminal bus di via don Luigi Sturzo a Matera

L’Amministrazione comunale di Matera, con delibera di Consiglio approvata ieri dalla maggioranza e parte della minoranza, ha avviato l’acquisizione di un’area di circa 500 metri quadri nelle pertinenze del nuovo Terminal bus su via Don Luigi Sturzo. L’atto va a rimediare a un errore commesso nel 2019 prima dell’avvio dei lavori per il Terminal, quando non si verificò che quell’area era di proprietà dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater), procedendo con i cantieri senza acquisire il suolo. Quindi subentrando nel 2020, l’attuale Amministrazione comunale ha verificato che con l’infrastruttura ultimata c’erano problemi per la conduzione del Terminal. La delibera di Consiglio, che prevede il pagamento di un corrispettivo concordato con Ater di 4.200 euro, permetterà di formalizzare l’atto notarile di acquisto e pubblicare il bando per la gestione del Terminal, con la dotazione di un piccolo bar-biglietteria e bagni utilizzabili dai tanti viaggiatori che arrivano in città con i bus di linea. L’intervento di riqualificazione dell’area, prima adibita a semplice parcheggio, è stato realizzato da Invitalia in qualità di soggetto attuatore nell’ambito dei Contratti integrati di sviluppo. Soddisfatto il sindaco, Domenico Bennardi, con l’assessore al Patrimonio, Angela Mazzone, che ha seguito passo passo la procedura fino all’accordo siglato con Ater nei mesi scorsi. «Appena sarà possibile, quindi dopo l’atto notarile di acquisizione -spiega il sindaco- procederemo senza indugi a pubblicare il bando di gestione della stazione del Terminal, dotato di tutti i servizi essenziali che finora non è stato possibile erogare per le questioni burocratiche ereditate dal passato sulla comproprietà dell’area con Ater. In particolare -conclude il sindaco- tramite procedura di evidenza pubblica, intendiamo affidare in gestione per un periodo duraturo il bar-ristoro con Punto informazioni e i bagni. Ringrazio l’assessore Mazzone e gli uffici per il lavoro delicato di relazioni, che ha portato all’accordo con Ater».

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