Sbloccate risorse per lavoratori cessati dalla mobilità ordinaria nel 2015
Durante il Tavolo di Coordinamento in materia di ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2017, tenutosi lo scorso 19 giugno presso il Dipartimento Politiche di Sviluppo Lavoro Formazione e Ricerca della Regione Basilicata, è stata evidenziata dalle Organizzazioni sindacali la necessità di un intervento ministeriale per chiarire una particolare situazione sperequativa. A tutti i lavoratori cessati dalla mobilità ordinaria nell’anno 2015, l’Inps rigettava le domande di accesso alla mobilità in deroga ritenendo non sussistere il diritto, in base alla normativa vigente. A seguito di circolari esplicative, l’Istituto invece riconosceva il diritto a percepire il trattamento in deroga ai lavoratori che avevano fruito della mobilità ordinaria nell’anno 2016.
Trattandosi di una questione di notevole impatto sociale il Dipartimento lo scorso 6 luglio ha inviato una nota tecnica al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali chiedendo di poter utilizzare le risorse residue al fine di riconoscere la mobilità in deroga a quei lavoratori che ne erano rimasti esclusi essendo fuoriusciti della mobilità ordinaria nel 2015, ristabilendo in tal modo una situazione di parità di trattamento. Lo stesso presidente Pittella ha richiesto un autorevole intervento del ministro Giuliano Poletti per una conclusione positiva della vicenda.
Con il contributo e gli sforzi compiuti dalle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni regionali si è giunti ad un esito positivo della vicenda. Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con apposito chiarimento, aderendo all’interpretazione estensiva suggerita da Regione e OOSS, ha infatti autorizzato l’Inps, nei limiti delle risorse ancora disponibili, ad effettuare il pagamento della mobilità in deroga ai lavoratori cessati dalla mobilità ordinaria nell’anno 2015. La risoluzione positiva di tale vicenda rappresenta sicuramente una risposta efficace alle numerose situazioni di difficoltà e di disparità che si sono venute a creare con la nuova normativa in materia di ammortizzatori sociali.