Scarso interesse di Aeroporti Puglia S.p.A. verso il territorio ionico
“Insistiamo nel rilevare, non senza amarezza, lo scarso interesse per il territorio ionico da parte di Aeroporti di Puglia S.p.A. in riferimento al mancato rilancio, finora, dello scalo aeroportuale di Grottaglie e all’apertura non episodica dello stesso ai voli commerciali. Al contempo sollecitiamo la Regione Puglia, che detiene il 99,414% delle azioni societarie, ad assumere iniziative concrete che però non siano, visto il periodo, caratterizzate da promesse preelettorali che i cittadini di Taranto sarebbero benissimo in grado di comprendere”. Non fa sconti a nessuno Antonio Bosco, responsabile dell’Adiconsum di Taranto che interpreta “il comune sentire di consumatori e cittadini ionici, scandalizzati e preoccupati intanto per la trascuratezza delle istituzioni, di cui Aeroporti di Puglia S.p.A. è espressione, poi per un bene pubblico costato risorse ingenti ma sostanzialmente inutilizzato, infine per una sorta di desertificazione che sta penalizzando il territorio ionico sul versante dei trasporti”.
Bosco, nel rilevare che Aeroporti di Puglia gestisce in regime di concessione totale quarantennale il sistema aeroportuale pugliese, costituito dagli aeroporti di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto/Grottaglie, si chiede se l’Amministratore unico l’Ing. Domenico Di Paola non debba “rinunciare all’idea di operare in monopolio di idee ed interessi che in Puglia privilegiano unicamente gli scali di Bari e di Brindisi ed aprirsi in maniera più strutturata alle istanze anche degli altri territori e di un vero e proprio Consiglio di Amministrazione che degli stessi territori ne rappresenti pienamente le istanze”. L’Adiconsum rivolge il proprio appello conclusivo “alle istituzioni locali affinché assumano iniziative pressanti e condivise, in ordine alla riapertura ai voli commerciali dell’Aeroporto di Grottaglie”.