Scene da far west in un bar a Nardò. Arrestati 4 tunisini
Un bar trasformato in un salone del Far West. E’ accaduto la scorsa notte a Nardò, ed il bilancio finale recita 6 feriti (tra cui i quattro che avevano innescato la miccia) e il locale semidistrutto. A riportare un clima più sereno è stata una pattuglia del commissariato di Polizia, che ha ricostruito la vicenda e ha arrestato i presunti responsabili: si tratta di quattro tunisini (Achraf Hassine, 21 anni, Bilel Baazaoui, 30 anni, Ali Ben Chehima e Ali Khalifa, entrambi di 41 anni), accusati di lesioni gravi e danneggiamento aggravato in concorso.
Il motivo che ha scatenato la zuffa è scoccato verso l’una di notte; i tunisini si erano accomodati ad un tavolino all’esterno di un bar di Corso Vittorio Emanuele II da circa tre ore, ed avevano già bevuto una notevole quantità di alcolici, stando ai testimoni presenti. Dopo l’ennesima birra, hanno cominciato a litigare tra loro con veemenza; le urla hanno richiamato l’attenzione di un 24enne del luogo, in quel momento all’interno del bar. Appena messo piede fuori dalla porta, però, è stato colpito in pieno volto da una sedia di plastica, lanciata da uno degli stranieri. Terrorizzato e sanguinante, il giovane è rientrato nel bar, rifugiandosi in bagno.
Stessa sorte è toccata al titolare del bar: l’uomo, vedendo che i quattro erano giunti alle mani, ha cercato di riportare la calma, ma è stato aggredito; riuscito a divincolarsi, è tornato nel locale e ha chiuso la porta, per cercare di limitare i danni nella sua struttura, ma i quattro tunisini hanno colpito l’uscio, mandando in frantumi il vetro. Non solo, ma hanno anche cercato di entrare all’interno del bar; fortunatamente in quel momento è sopraggiunta una volante della Polizia, che ha condotto tutti in commissariato. Qui, ascoltati separatamente i protagonisti della vicenda, hanno ricostruito l’accaduto. Dopo l’identificazione, e su disposizione del magistrato di turno in procura, il sostituto procuratore Massimiliano Carducci, sono stati arrestati. Si tratta, comunque, di persone munite di regolare permesso di soggiorno, domiciliati a Nardò, che lavorano, come tanti altri connazionali, nei campi.
Quasi tutte le persone coinvolte hanno comunque avuto bisogno di cure mediche: gli stranieri hanno riportato lesioni alle mani, guaribili dai cinque ai sette giorni. Il 24enne neretino ha avuto la peggio: portato all’ospedale di Gallipoli, gli è stata diagnosticata una frattura del setto nasale ed escoriazioni multiple, con prognosi di 25 giorni. Il titolare del bar, invece, si è rifiutato di sottoporsi alle cure mediche.