Scetticismo sui dati forniti dall’Osservatorio Ambientale sull’impatto del petrolio
“Le parole del Governatore, che invita a non fidarsi sui dati dell’Osservatorio Ambientale in merito all’impatto dell’attività del petrolio su salute, ambiente e territorio della Val d’Agri-Sauro si commentano da sole. Perché se affermiamo noi di non fidarci e di prepararci a tutti i possibili scenari secondo il principio di precauzione, siamo additati quali prevenuti, contestatori di principio ed indignati per natura”. E’ il commento del presidente del Csail-Indignati Lucani Filippo Massaro.
“Il Governatore continua a stupirci – continua Massaro – per il profilo comunicativo che ha scelto: dopo i carri-armato contro le compagnie petrolifere per difendere il sottosuolo e il suolo lucano, adesso veste i panni di San Tommaso. Ma cosa penseranno i cittadini e le popolazioni che convivono con il Centro Oli di Viggiano e i pozzi disseminati con inganno arroganza e prepotenza sul territorio? Non è possibile che chi deve istituzionalmente tutelare interessi e valori non certamente negoziabili con denaro, quali la salute e i beni naturali e produttivi, crei ulteriore confusione perché i tecnici e gli amministratori dell’Osservatorio di Marsiconuovo non sono venuti dal pianeta Marte.
Quanto al richiamo a non attenersi ai tetti di inquinamento previsti dalle norme nazionali da tutti riconosciute superate perché risalenti a circa mezzo secolo fa – sottolinea Massaro – ci chiediamo cosa aspetti De Filippo a definire, con urgenza, una nuova legislazione regionale per adottare quegli accorgimenti per il maggior rispetto dell’ambiente che lui stesso, finalmente, considera irrinunciabili. All’assessore Mazzocco che esalta la qualità ambientale della Val d’Agri, quasi si trattasse dell’aria che si respira sulle Alpi, rivolgiamo un invito: venga a trascorrere una mezza giornata nell’area industriale di Viggiano”.