Sciopero di 8 ore del lavoratori del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara di Taranto
Il 31 luglio per otto ore incroceranno le braccia i lavoratori del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara di Taranto con gli altri Consorzi di Bonifica e miglioramento fondiario di tutta Italia per il rifiuto dello Snebi di trattare la piattaforma presentata nei mesi scorsi per il rinnovo del contratto dei Consorzi di Bonifica.
Le OO.SS. nazionali di Categoria FAI CISL – FLAI CGIL – FILBI UIL hanno cercato fino all’ultimo di evitare gli eventuali disagi all’agricoltura che potrebbero provocare lo sciopero di domani ma, il comportamento delle Direzioni nazionali di Snebi (Sindacato Nazionale Enti di Bonifica, Irrigazione e Miglioramento Fondiario) e Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche, Irrigazione e Miglioramenti Fondiari), i vertici padronali-nazionali dei Consorzi, non hanno lasciato davvero alcuna alternativa, infatti come OO.SS. si è cercato più volte di riaprire il tavolo negoziale, in realtà c’è stato solo silenzio assordante.
Che vi sia crisi e difficoltà economica in Italia è risaputo e il Sindacato non la ignora, e la crisi non può essere nemmeno un motivo per sottrarsi dal percorso negoziale, perchè la crisi colpisce anche i lavoratori con le loro famiglie, anzi le condizioni difficili in cui lavorano le imprese non possono godere spesso di guarentigie mentre gli operai, gli impiegati e i tecnici che fanno funzionare gli impianti, l’amministrazione e la funzione impositiva dei Consorzi, secondo i responsabili dello Snebi, devono accettare un anno sabbatico di salario, cioè un anno in cui le loro retribuzioni non dovrebbero avere neppure il recupero della erosione inflattiva.
La FAI CISL a tutti i livelli è sempre stato un Sindacato fin troppo responsabile che però le difficoltà vuole affrontarle nel negoziato e non fuori da esso, respinti da una vera e propria serrata relazionale.
Oggi sarà soltanto l’inizio di una lotta che non ha nei suoi obiettivi soltanto il rinnovo del Contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2011, infatti lo sciopero è anche per ristabilire nei Consorzi di Bonifica, soprattutto facendo riferimento a quelli pugliesi ed in particolar modo a quello di Taranto, gestioni più efficienti a favore del territorio e dell’agricoltura.
C’è voglia di continuare mediante un’azione contrattuale, né remissiva né velleitaria, lottare affinché in agricoltura si affermino imprenditori veri e onesti e negli Enti di servizio come i Consorzi amministratori capaci ed eticamente impegnati a fare il bene della Comunità e non di pochi compiacenti agricoltori.
Oltre agli scioperi di otto ore presso ogni consorzio di bonifica d’ Italia, domani è previsto anche a livello nazionale un presidio con una delegazione di numerosi lavoratori in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia, di fronte alla sede dello Snebi Nazionale.
FAI CISL TARANTO