Scongiurare la chiusura dell’Ilva
“L’Ilva deve proseguire la sua attività industriale assicurando la continuità produttiva ed occupazionale nel quadro degli interventi previsti dall’Aia e della Legge 231/12 approvata a grandissima maggioranza dal Parlamento. La Cisl chiede al Governo il pieno rispetto e l’assoluta applicazione della Legge 231 in attesa del pronunciamento della Consulta anche alla luce della disponibilità dell’Azienda di vincolare i ricavi della vendita delle produzioni finite ed ancora sequestrate ad interventi mirati all’ambientalizzazione ed al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori.” Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra presente in Prefettura il pomeriggio di ieri, all’incontro con il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e con il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, nel corso del quale i rappresentanti del Governo hanno ribadito la necessità che venga applicata da tutti la legge 231, per il risanamento ambientale del siderurgico e per il recupero della qualità ambientale del territorio ionico.
“Occorre scongiurare la chiusura dell’Ilva che avrebbe effetti devastanti non solo per Taranto e per i 20 mila lavoratori diretti e dell’indotto ma anche per il futuro della filiera siderurgica del nostro Paese, che conta più di 50 mila addetti” ha argomentato ancora Sbarra, per il quale “l’equilibrio tra ambiente e produzione industriale e tra salute e lavoro a Taranto e in Italia è possibile se tutti si assumono la responsabilità di scelte necessarie per la crescita e lo sviluppo.” Il vero disastro ambientale a Taranto, a giudizio ancora del Segretario Sbarra “si determinerebbe se l’Ilva spegnesse gli impianti, perché a quel punto nessuno si attiverebbe per il risanamento e le bonifiche di quelle aree industriali e tutto cadrebbe nel dimenticatoio.”
Riferendosi, infine, all’avvenuto insediamento nella stessa giornata, da parte del Ministro Clini, del Commissario per l’attuazione dell’Aia in Ilva, Vitaliano Esposito e del Commissario per le bonifiche Alfio Pini, Luigi Sbarra ha incalzato “il Governo e le Istituzioni regionali pugliesi e territoriali ad imprimere una forte accelerazione alle procedure attuative degli interventi previsti nel Protocollo di intesa per la Città di Taranto, per impegnare i quasi 400 milioni per le bonifiche, il risanamento urbanistico, la riqualificazione delle aree portuali ed industriali che insistono all’esterno dell’Ilva, anche per rispondere all’emergenza economica, produttiva ed occupazionale che grava sul capoluogo ionico.”