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Scontri tra tifosi del Taranto e del Casarano, 17 denunce

Sono in totale 17 i tifosi individuati e denunciati dagli investigatori della Digis che, domenica 8 settembre 2019, nei pressi dello stadio “Capozza” di Casarano, si sono resi attori di una campale giornata di violenze, iniziate poco prima dell’avvio dell’incontro di calcio Casarano-Taranto.
Si tratta di 9 (nove) supporter del Taranto che, a vario titolo e in concorso tra loro, sono stati deferiti per i reati di lancio e uso di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e rissa. Tre di loro, (un 45enne, un 42enne e un 25enne) erano, peraltro, recidivi da un lancio di oggetti contundenti e bottiglie in vetro effettuato, unitamente a un 48enne e un uomo di 39 anni, tutti supporters di Taranto, che lungo la SS.613 hanno danneggiato un pullman con a bordo tifosi del Fasano (BR), diretti a Nardò (LE) per assistere all’incontro tra le compagini sportive delle due cittadine, e che sono stati incrociati dai cinque tarantini all’altezza di Squinzano (BR).
La vettura con a bordo i tifosi del Taranto autori del gesto, poco dopo, è stata intercettata dal personale DIGOS di Lecce e della Polizia di Stato in servizio di O.P. che ha proceduto alla compiuta identificazione degli occupanti i quali, nella circostanza, peraltro, hanno tentato di disfarsi di un coltello a serramanico lanciandolo dal finestrino. Per tali fatti, i cinque sono stati denunciati per lancio e porto di oggetti atti ad offendere ed è stata avviata la procedura per l’irrogazione del DASPO.
In merito, invece, a quanto avvenuto intorno allo stadio di Casarano, le frange più estreme delle opposte tifoserie, poco prima dell’avvio della gara, hanno dato vita ad una serie di schermaglie, nel tentativo di entrare in contatto. In particolare, appena arrivata la comitiva dei supporter del Taranto diretta allo stadio, vi è stato una breve sassaiola, che ha richiesto l’intervento dei reparti di rinforzo organico per riportare la situazione ad uno stato di calma. Poco dopo, in una diversa area della struttura sportiva, i tifosi si sono nuovamente affrontati con cinghie, aste, nonché con lancio di pietre, transenne e oggetti vari, in barba al fatto che transitavano numerose persone, anche con i loro figli, diretti verso lo stadio.

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