Scoperti 317 falsi braccianti nel Brindisino
I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi, coadiuvati dal personale ispettivo dell’Inps e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno deferito in stato di libertà 317 falsi braccianti agricoli, nell’ambito di una indagine protrattasi per nove mesi sotto la direzione della locale Procura della Repubblica finalizzata a contrastare il lavoro nero. Devono rispondere di truffa ai danni dello Stato, per indebita percezione di prestazioni previdenziali e assistenziali. Sono state recuperate indennità per circa due milioni di euro. Tutti i 20 comuni della provincia di Brindisi sono stati coinvolti nei controlli effettuati dalle 23 Stazioni dell’Arma delle quattro Compagnie Carabinieri: Brindisi, San Vito dei Normanni, Francavilla Fontana e Fasano. Fondamentale la collaborazione fra il Reparto Speciale dell’Arma e i Carabinieri della Territoriale.
Nell’ambito delle attività è stato deferito in stato di libertà anche un 50enne di Brindisi, titolare e legale rappresentante di un’azienda operante nel settore agricolo, concorrente nel reato di truffa ai danni dello Stato con i 317 falsi braccianti. L’imprenditore agricolo in questione, con artifizi e raggiri, attraverso la produzione all’Inps, nella denuncia aziendale, di falsi contratti di affitto di terreni agricoli all’insaputa dei legittimi proprietari, ha determinato un aumento esponenziale della superficie aziendale coltivata, che ha prodotto un aumento delle giornate agricole per la conduzione degli stessi e quindi di forza bracciantile. I terreni agricoli caricati falsamente nella denuncia aziendale erano il presupposto per accreditare circa 12.000 giornate agricole all’anno a fronte di un reale fabbisogno di circa 1.000 giornate agricole annue.