Lo scrittore Nicola Viceconti tra emigrazione, tango, memoria e identità
La seconda edizione della rassegna “Aperitivo con l’autore”, alla Galleria 25 di Venosa, è stata chiusa domenica scorsa dall’incontro con lo scrittore Nicola Viceconti, noto per i suoi romanzi ambientati in Argentina durante o subito dopo la tragica esperienza della dittatura militare di Videla, per un appuntamento intitolato “Emigrazione, tango, memoria e identità attraverso i romanzi di Nicola Viceconti”. Durante la serata sono state affrontate le tematiche socio-culturali trattate nei romanzi di Viceconti, attraverso riflessioni sull’emigrazione italiana in Argentina, sui tragici fatti accaduti durante la cosiddetta “guerra sporca”, ma anche sul valore sociale del tango, visto come mezzo di aggregazione e portavoce dei bisogni di una collettività. Proprio la passione per il tango è stata per Viceconti da stimolo per un viaggio in Sud America, che ha permesso a lui, di origini lucane, di venire a contatto con la comunità lucana presente in Argentina, ma anche di approfondire le tematiche legate ai diritti umani violati dalle dittature latinoamericane.
L’ultimo lavoro letterario di Nicola Viceconti, laureato in sociologia e in scienze della comunicazione, appassionato di storia e cultura rioplatense, si intitola “Emèt – Il dovere della verità” ed è stato edito a marzo 2014 da Loffredo Editore. I tre romanzi precedenti – “Cumparsita” (2010), “Due volte ombra” (2011), “Nora López – Detenuta N84” (2012) – sono stati pubblicati contemporaneamente in Italia e in Argentina e gli sono valsi numerosi premi letterari a livello nazionale, il più recente dei quali il “Trofeo Penna d’Autore” per la sezione narrativa.
“Cumparsita”, in particolare, è dedicato agli emigranti italiani in Argentina e narra, attraverso la voce di Don Mimì, lucano di Acerenza, le peripezie, i sogni, le speranze e i sacrifici di un emigrante nella Buenos Aires dagli anni Venti a oggi. “Due volte ombra” affronta, invece, il dramma delle adozioni illegali perpetuate dal sistema durante la dittatura militare che governò il Paese tra il 1976 e il 1983. “Nora Lopez, detenuta N84” è un thriller che ha come protagonista un tranquillo e insospettabile agente immobiliare di Buenos Aires, con un oscuro passato alle spalle di militare colpevole di delitti efferati. “Emèt – Il dovere della verità”, infine, affronta il tema della fuga in Argentina dei criminali della Germania nazista, messa in atto nell’immediato dopoguerra, raccontando la storia di Helene Sanz, un’anziana diva del teatro che viene a conoscenza di una sconcertante verità su suo marito Diego Tomasi, rimasto vittima nel 1964 di un misterioso omicidio.