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Scuola, Giordano (Ugl): “Basta con il politichese, nel territorio materano dopo un anno siamo al punto di partenza”

“In queste settimane per la scuola del territorio materano nulla è cambiato, c’è ancora chi ignorando la realtà delle cose e della situazione continua a pensare di poter riprendere la didattica a partire da lunedì 26 aprile, dove anche gli studenti della scuola secondaria ritornano in presenza al 70%. Fino al 31 luglio i mezzi devono coprire massimo il 50% dei posti consentiti. A ciò si aggiungerà un maggior rischio di contagio, da evitare in quanti sappiamo che i ra­gaz­zi pos­so­no ave­re un ruo­lo de­terminante nel contenimento del Coronavirus”. E’ quanto sostiene il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera Pino Giordano il quale aggiunge: “al momento sono troppe le incognite rappresentate dal rischio di un consistente aumento di contagi. I nu­me­ri di casi di po­si­ti­vi­tà di Co­vid-19, nel metapontino come nel Materano, aumen­ta­no in ma­nie­ra significativa. Per l’Ugl Matera i mezzi di trasporto non sono adeguati fino al 31 luglio, dove devono coprire massimo il 50% dei posti consentiti. Sarebbe comune auspicio di tutti poter rientrare nelle vive e ridenti classi, popolate da alunni e docenti in maniera sentita e naturale, se la situazione lo permettesse. Basta con il politichese. È un dato di fatto che le anomalie di un comparto, come quello della scuola e di tutto ciò che ruota intorno ad esso, siano state evidenziate e amplificate dalla pandemia in questi mesi. Nulla o pochissimo è cambiato da un anno a questa parte e la scuola, nel suo complesso, rischia di rivelarsi un boomerang pericoloso a livello di contagi nel presente e un flop terrificante per il prossimo anno scolastico: siamo arrivati a dichiarazioni di principio e interventi che non producono nulla se non un muro contro muro tra posizioni inconciliabili. Chi si assumerà la responsabilità di quello che sta accadendo? Tan­tis­si­mi ora gli stu­den­ti, i docenti e membri del personale scolastico po­si­ti­vi e in iso­la­men­to do­mi­ci­lia­re. No­no­stan­te il gran­de sen­so di re­spon­sa­bi­li­tà mo­stra­to da Di­ri­gen­ti Sco­la­sti­ci, stu­den­ti e per­so­na­le tut­to, il di­stan­zia­men­to com­ple­to a scuo­la è una chi­me­ra. La ve­ri­tà è che non si è in­ve­sti­to ab­ba­stan­za nel­la di­dat­ti­ca a di­stan­za. Ma di que­sta inef­fi­cien­za continuiamo a ripetere che la riapertura generalizzata in presenza non può prescindere da elementi certi di sicurezza per il personale scolastico, per gli studenti e per le famiglie. Il tutto senza neanche voler rilevare come a livello locale e nazionale poco o nulla sia stato fatto per mettere in atto un minimo d’interventi strutturali che potessero almeno migliorare lo stato delle cose. Questi fatti sono sotto gli occhi di tutti. L’Utl Matera non intende in alcun modo farsi complice di chi pensa di utilizzare la scuola come mezzo di gestione del potere. Noi riteniamo che i lavoratori della scuola, gli studenti e le famiglie debbano essere tutelati al massimo e che il ‘valore vita’ sia al di sopra di ogni considerazione d’interesse. Tra l’altro – conclude Giordano  non si sottaci come la Didattica a Distanza, seppur nei limiti propri, stia avendo ottimi risultati grazie all’impegno dei docenti e del Personale ATA che hanno reso possibile la continuità scolastica. Non si buttino via questi sacrifici solo per una copertina di giornale o per un assurdo amor proprio!”.

 

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