Scuola, gli accorpamenti a 1000 alunni sono illegittimi
Ancora una volta avevamo visto giusto: la Corte Costituzionale con la sentenza n.147 depositata il 7 giugno 2012 ha infatti dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’obbligo di accorpamento in istituti comprensivi delle scuole del primo ciclo (infanzia, elementari e medie) così come previsto dall’articolo 19, comma 4, della legge 111/2011.
La legge in questione ha comportato l’abrogazione di decine di direzioni didattiche e scuole medie autonome per favorire la creazione di Istituti Comprensivi (istituti con classi di scuola elementare e media) che però, per mantenere la dignità di istituzione scolastica autonoma, dovevano raggiungere il numero minimo di mille iscrizioni: sono nati così mega istituti spesso con più di 1.500 alunni!
Dando ragione alle posizioni espresse dalla FLC CGIL a detta del giudice la disposizione censurata, che peraltro “mostra un certo margine di ambiguità”, non può ricondursi nell’ambito delle norme esclusive dello Stato ma va ricompresa nelle competenza concorrente delle Regioni in materia d’istruzione, poichè incide direttamente sulla rete scolastica e sul dimensionamento degli istituti!
Come noi avevamo sostenuto, il blitz che la precedente maggioranza parlamentare aveva realizzato con l’art. 19 della L. 111/11 doveva essere radicalmente respinto “senza se e senza ma” da parte dei Comuni e della Regione ed oggi le amministrazioni che ci hanno ascoltato possono ritenersi soddisfatte.
La FLC CGIL BARI, infatti, aveva rivolto un accorato appello ai sindaci della provincia e ai presidenti Vendola e Schittulli chiedendo di rinviare, con una moratoria, ogni procedura di dimensionamento scolastico per salvaguardare gli interessi di studenti e famiglie a ricevere un’offerta formativa adeguata e, possibilmente, potenziata su tutto il territorio comunale. Oggi, non senza soddisfazione, affermiamo che i 13 comuni che hanno dato ascolto al nostro appello possono vantare lungimiranza politica.
I danni provocati nella provincia di Bari dall’applicazione della norma con 42 dimensionamenti di istituzioni del I ciclo (infanzia/elementare/media), secondo quanto riassunto nella relativa delibera regionale, sono stati enormi: migliaia di famiglie lamentano l’interruzione della continuità didattica e lo spostamento degli uffici di segreteria, mentre le lavoratrici e i lavoratori della scuola affrontano con disagio il fenomeno della soprannumerarietà e della mobilità coatta; una su tutte: 54 Direttori di segreteria sono oggi perdenti posto e in attesa di una improbabile ricollocazione con uno spreco di risorse umane che si poteva/doveva evitare!
Ora pretendiamo che, come prima parziale forma di risarcimento, sulle 16 scuole inferiori ai 600 alunni vengano lasciati i Direttori amministrativi attualmente in servizio. Per tutti gli altri casi valuteremo la possibilità di impiegare tutti gli strumenti contrattuali e legali per intervenire a favore dei lavoratori in esubero.
Claudio Menga – Segreteria FLC CGIL Bari