Scuola via Bramante, Confapi Matera sollecita trasparenza e rispetto degli impegni assunti
Nei giorni scorsi Confapi Matera aveva sollecitato lo sblocco delle gare per ridare fiato alle piccole e medie imprese e rilanciare così l’economia. Una urgenza che, evidentemente, non può prescindere dal rispetto dei principi della trasparenza a garanzia dell’interesse generale. Nello specifico a suscitare forti perplessità sono le dichiarazioni dell’assessore al LLPP del comune di Matera in merito al criterio che si vorrebbe adottare per le nomine dei componenti della commissione di gara per l’appalto dei lavori di ricostruzione della scuola di via Bramante. Criterio in palese contrasto con le norme sulla trasparenza approvate dal consiglio comunale nel febbraio del 2011.
“La trasparenza deve essere una prerogativa di tutti gli appalti, a partire da quello della scuola Bramante. Le comunicazioni dell’ assessore Trombetta – dichiara il direttore di Confapi Matera, Franco Stella – fanno nascere dubbi sulla reale volontà di procedere secondo quanto deliberato dal consiglio comunale il 7 febbraio 2011. Con una delibera votata all’ unanimità, quindi dallo stesso assessore all’ epoca consigliere, il consiglio comunale votò il criterio di nomina delle commissioni per gli appalti pubblici di lavori e servizi, fissando un metodo oggettivamente chiaro e trasparente: chiedere a 4 ordini professionali e a 3 università tre nomi ciascuno per avere 21 esperti da sorteggiare in seduta pubblica e individuare i 2 o 4 componenti da affiancare al dirigente, o suo delegato, per costituire la commissione di gara. Una procedura degna della capitale europea che avrebbe avuto il riconoscimento 44 mesi dopo.”
“Oggi, invece, si vorrebbero inserire funzionari regionali che, se designati dalla politica, potrebbero non garantire l’auspicata trasparenza. Occorre fare un passo indietro e agire coerentemente con quanto deliberato nel 2011 – prosegue il direttore Stella – a tutela di un modus operandi onesto ed eticamente valido del quale il Comune di Matera deve essere portavoce. Una Amministrazione che ha improntato il progetto Matera2019 alla partecipazione e al riconoscimento del protagonismo della sua comunità non può perdere la sfida di essere modello di democrazia e trasparenza.”