Scuole paritarie, Summa, Gambardella e Tortorelli: “A rischio l’inizio dell’anno scolastico senza i contributi statali”
In relazione al mancato pagamento dei contributi alle scuole paritarie interviengono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, che evidenziano “il disagio delle famiglie e le ripercussioni sui lavoratori, sui docenti e sul personale ausiliari, nonché sulle condizioni economiche delle scuole che potrebbero addirittura portare al rinvio dell’apertura o anche alla chiusura di qualcuna delle stesse scuole. Infatti, appare singolare che, a fronte del pensionamento del dirigente responsabile della
Ragioneria territoriale dello Stato, fatto per sua natura ampiamente preannunciato, non si sia subito definito l’insediamento del sostituto per impedire la paralisi di attività tanto importanti in un ente dello Stato titolare del trasferimento delle risorse statali a enti pubblici e privati. Spesso accade che quella che può apparire, superficialmente, una banale inefficienza amministrativa nasconda conseguenze ben più gravi come la perdita di posti di lavoro, la chiusura di imprese, l’interruzione di servizi di beneficio della collettività ecc.
Fatti come questo concorrono a ridurre la capacità amministrativa e di governance della Basilicata e alimentano le convinzioni sulla marginalità del territorio lucano inducendo, erroneamente, a pensare che la maggiore efficienza si possa trovare in misure di trasferimento e di accorpamento amministrativo con altre regioni. Non vorremmo che quella che, oggi, ci appare solo come una strana e straordinaria ‘disattenzione’ possa essere, invece, propedeutica ad aggiungere un’altra ‘tacca’ alla lunga lista delle direzioni dei soggetti di rappresentanza dello Stato che, in Basilicata, da regionali sono diventate interregionali”.
Fatti come questo concorrono a ridurre la capacità amministrativa e di governance della Basilicata e alimentano le convinzioni sulla marginalità del territorio lucano inducendo, erroneamente, a pensare che la maggiore efficienza si possa trovare in misure di trasferimento e di accorpamento amministrativo con altre regioni. Non vorremmo che quella che, oggi, ci appare solo come una strana e straordinaria ‘disattenzione’ possa essere, invece, propedeutica ad aggiungere un’altra ‘tacca’ alla lunga lista delle direzioni dei soggetti di rappresentanza dello Stato che, in Basilicata, da regionali sono diventate interregionali”.