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Security Stellantis Melfi, Ugl preoccupata per il futuro occupazionale

Stellantis va verso il nuovo piano industriale negli stabilimenti italiani tra cui Melfi ma, come Ugl saremo vigili su eventuali rischi produttivi che andrebbero ad intaccare la tenuta dell’occupazione nell’indotto di San Nicola. Noi Ugl, sindacati firmatari del contratto, non possiamo distrarci per le piccole realtà produttive che forniscono la casa automobilistica lucana dove ovviamente l’uso di ammortizzatori sociali non solo determina una perdita salariale per i lavoratori, ma rende ancora più incerta la tenuta occupazionale di necessità mai come in questo istante e di risposte tranquillizzanti che dovrebbero andare verso una conferma di tutti gli attuali impiegati dell’Acm”.

E’ quanto dichiara il coordinatore dell’Indotto Stellantis Melfi, Giuseppe Specchio per il quale, “come sempre noi siamo disponibili, pronti al dialogo e chiediamo di convocarci subito per avviare un confronto trovando le giuste risposte a quanto noi con preoccupazione mettiamo in evidenza. La Ugl Security Stellantis Melfi (PZ) ha partecipato a un incontro tra le organizzazioni sindacali e FCA SECURITY con tema il rinnovo del CDS per i restanti 5 mesi con decorrenza dal 01 settembre 2024 al 31 gennaio 2025 nel Plant di Melfi. A parere dell’Ugl – continua Specchio -, dall’ incontro è emerso una disparità di rotazione dei lavoratori impiegati in Marelli e in Stellantis e la non necessaria richiesta dell’ammortizzatore sociale perché l’organico è sottodimensionato. L’azienda altresì ha fatto presente alle OO.SS. che Stellantis in caso di diminuzione del lavoro pagherebbe per FCA SECURITY i servizi minimi ed è necessario, attivare l’ammortizzatore sociale anche perché probabilmente, come è stato fatto intendere, a breve ci saranno novità negative per il futuro dell’azienda cui vige molta incertezza tante’ che si prefiggerebbe l’attivazione dell’articolo 47. Nell’ immediato futuro su esplicita richiesta della UglM – precisa Specchio – la verifica CDS verrà fatta mensilmente. Inoltre se eventualmente le organizzazioni sindacali non sarebbero state d’accordo, considerato il personale in esubero, si poteva ricorrere all’attivazione della clausola prevista dal CCSL ossia, di trasferimento forzato presso altri stabilimenti dove c’è bisogno di maestranze: l’azienda ha dato disponibilità per i lavoratori, su base volontaria, a trasferimenti in altre sedi produttive là dove persiste il bisogno. Inizialmente contrari come UglM al rinnovo CDS, per senso di responsabilità abbiamo firmato accordo. Il nostro invito è al dialogo, di essere disponibili a trovare una consona soluzione comune con l’azienda Security affinché si possa definitivamente mettere fine a tale grave problema e poter mettere in campo ogni azione risolutiva al fine di risolvere tale urgente problematica. E’ necessario – conclude Specchio – rendere esigibile il piano industriale e mettere in condizioni le fabbriche satelliti di potersi modernizzare già dalle nuove tecnologie, ibrido ed elettrico, ma soprattutto per far si che anche la piccola realtà conosca e si attrezzi in tempo utile e in maniera dettagliata su le possibili produzioni definitive di nuove vetture all’interno dell’Fca Melfi. I lavoratori tutti, dell’’indotto compreso, non possono più aspettare essendone l’anello debole, necessitano, anche per loro che possa avvenire da subito l’attivazione del Fondo Bilaterale di Solidarietà come strumento di tutela del salario dei lavoratori precari”.

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