Seminario a Matera sulla dislessia
Una platea numerosa ed attenta composta da insegnanti di ogni ordine e grado, operatori e famiglie ha partecipato ai lavori del seminario tenutosi ieri a Matera presso la Mediateca provinciale dal tema “Dislessia: dai primi segnali alla diagnosi – Famiglia, operatori e scuola: un’alleanza possibile”.
Nel breve intervento ho reputato opportuno ripercorrere alcune tappe importanti che l’ente Regione ha percorso, in questi ultimi anni, a sostegno degli affetti di questo specifico disturbo del linguaggio, a partire dalla Legge Regionale N.20 del 2007, prima in Italia, sino agli impegni finanziari assunti per il sostegno finanziario e strumentale concesso da qualche anno a favore delle organizzazioni, delle scuole ed alle famiglie ; pur tuttavia, aprendo una finestra sul futuro, ho voluto sottolineare quanto potrà essere necessario mettere in campo per implementare in maniera efficace la legislazione e la programmazione regionali;
Per personale analisi, ed a seguito pure di un confronto avuto nei giorni scorsi con gli operatori del settore, risulta necessario, che l’assessore Mastrosimone mantenga l’impegno assunto qualche giorno fa in consiglio su un mio emendamento , di riportare almeno a 100.000 Euro le risorse (ad oggi sono di Euro 50.000) nel Piano Diritto allo studio utili ad aiutare le famiglie all’ acquisizione degli strumenti compensativi a cui, per sigillarne l’utilità, andrebbe prescritta una fase di addestramento all’uso e di formazione; bisogna, inoltre, includere i DISTURBI SPECIFICI DI LINGUAGGIO E APPRENDIMENTO tra i casi di interesse sanitario all’interno del nuovo Piano Sanitario regionale, nonché prevedere l’istituzione di un Centro Specialistico (ad hoc per questo genere di disabilità) tra le strutture private accreditabili per il SSN (tale iniziativa colmerebbe un buco presente nella L.28/2000) in linea con quanto previsto nella Legge Nazionale sulla Dislessia la N. 170 del 210 Art. 3 comma 1.
Ancora, occorre modificare celermente la L.R 20 del 2007 sulla Dislessia, prevedendo sia che le strutture private accreditate (con adeguate esperienze e curricula) possano eseguire le DIAGNOSI e la RIABILITAZIONE nel rispetto delle linee guida nazionali al fine ridurre drasticamente i tempi oggi ancora troppo lunghi, sia migliorando l’articolato relativo ai comportamenti che le istituzioni pubbliche e quelle scolastiche debbano avere nei confronti degli affetti da DSA, concedendo loro il diritto ad usufruire di maggior tempo e/o strumenti compensativi (pc ed altro) adeguati nell’espletamento di test di ingresso alle facoltà, esami di stato ed universitari al fine di garantire pari condizioni di accesso alla società.
Un sincero plauso e ringraziamento vorrei dedicare al dott. Giacomo Stella dell’Università di Modena e Reggio Emilia e al dott. Domenico Mangione dell’ASM, ed alla D.ssa Cardinale per le loro forbite quanto utili relazioni offerte a contributo della discussione: conoscenze e competenze non sono solo parole di rima, piuttosto segnano spesso la linea di confine tra problematiche e brillanti risoluzioni.
Infine, il mio grazie alle associazioni “Imparola”, “Centro SOS Dislessia” e “Forma consult” ed alle rispettive rappresentanti l’Ing. Marangela e la Dott.ssa Imma BRUNO e l’Ing. Luigia Scarpa per il lavoro che svolgono quotidianamente a sostegno di ragazzi e famiglie ed per aver riposto nelle nostre Istituzioni quella fiducia che, di questi tempi, diventa pure una sana iniezione di coraggio nel continuare a lavorare per il bene delle comunità lucane.
Luca Braia – Consigliere Regionale PD