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Seminario internazionale ‘Italia-Russia: L’arte dell’innovazione’

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto questa mattina al primo seminario Italo-Russo di Bari “Italia-Russia: l’arte dell’innovazione. Bari e la Puglia partnership strategiche nelle relazioni economiche, culturali e religiose”, presso la Camera di Commercio di Bari.
Nel suo intervento di apertura, il presidente ha detto: “Questo evento internazionale ci dà l’occasione di riprendere un discorso che, prima ancora che economico, è emozionale, umano. In questi ultimi dieci anni abbiamo realizzato eventi politici ed economici che affondano le radici in una istintiva volontà, sia della regione Puglia sia della Federazione russa, di dare vita a un reale incontro tra popoli intorno alla grande figura di San Nicola. Ricordo che i russi considerano la Puglia, grazie a San Nicola, una loro seconda patria. San Nicola è il punto di equilibrio non solo del dialogo ecumenico ma anche del dialogo tra Est e Ovest. Questo è un luogo dove, con umiltà e sapienza, la grande strategia della pace nel Mediterraneo si può costruire. Ho fiducia che, coltivando questa relazione, si possano riprendere i fili di una strategia che stava dando i suoi frutti, anche sotto il profilo economico, specialmente in Puglia. Le istituzioni regionali sono disponibili a rappresentare questa storia e mi auguro che le nostre voci, per quanto piccole, possano essere ascoltate in Italia e in Europa. Il raddoppio del Canale di Suez e le sue conseguenze internazionali sulla geopolitica sono evidenti, il Mediterraneo è tornato ad essere il centro del mondo, viene anche conteso economicamente, e purtroppo i sogni di dialogo sono stati interrotti.
La Puglia in questo momento si trova al centro di questo scenario: siamo la punta estrema dell’Unione europea, il luogo dal quale più facilmente si raggiungono zone del mondo in crisi, in particolare sul fronte mediorientale, siamo una regione infrastrutturata come poche altre, con grandi porti e quattro aeroporti, in grado di svolgere un ruolo chiave che forse non abbiamo ancora compreso sino in fondo.
L’Italia sta facendo uno sforzo di ricostruzione della stima che deve passare, secondo noi, attraverso un ruolo da protagonista del Sud del Paese. Nella consapevolezza che la crisi delle relazioni internazionali è una delle concause della recessione europea complessiva e delle difficoltà che stiamo avendo nell’uscirne”.
Emiliano si è poi soffermato sul passaggio da un’economia basata sui combustibili fossili, come il carbone, al gas: “è chiaro – ha detto – che i gasdotti sono un elemento di geopolitica fondamentale, e noi non intendiamo interferire sulla politica internazionale, ma vogliamo capire quale sia l’impatto sul nostro territorio, anche perché è noto che in Puglia rischiano di arrivare due gasdotti, quello Poseidon e il Tap. Questa particolare condizione non può non essere spiegata in modo chiaro a tutti i cittadini italiani – che tra l’altro rischiano di pagare loro le connessioni di questi gasdotti alla dorsale Snam – e soprattutto alla Regione Puglia, che ha il dovere istituzionale di esprimere pareri e di conoscere quello che sta accadendo”.
“La Regione Puglia – ha proseguito il presidente – potrebbe inoltre dare un enorme contributo nei rapporti commerciali con la Federazione russa se si riuscissero a ripristinare i normali scambi. In particolare per quanto attiene stili di vita basati su alimenti legati alla nostra tradizione: la dieta mediterranea è considerata centrale per il recupero del benessere di molte popolazioni del mondo. Ma abbiamo bisogno di rafforzare partnership che ci consentano di esportare la nostra capacità produttiva. Una lunga vita felice è il programma di governo della Regione Puglia, e comincia dalla produzione di prodotti alimentari che siano compatibili con la salute e il benessere delle persone. Possiamo supportare e accompagnare questi processi legati all’agricoltura nei rapporti con la Federazione russa”.
“So che si sta lavorando intensamente per rafforzare le possibilità di collegamento diretto tra Puglia e la Russia – ha aggiunto – un’operazione di questo genere verrebbe salutata con grande disponibilità dalla Regione Puglia, perché quei voli che legano Mosca e San Pietroburgo alle città d’Italia tengono vivo un desiderio di ripristinare al più presto le nostre normali relazioni. Noi attraverso quei voli potremmo migliorare la nostra capacità di accoglienza dei pellegrini russi che, oltre a recarsi alla basilica di San Nicola, vorrebbero conoscere meglio la nostra regione e le tante possibilità che offre”.
“Nel rispetto della Costituzione – ha detto in conclusione di intervento Emiliano – vorremmo avere una nostra parte come regione, un ruolo piccolo ma pieno, nel solco della politica estera nazionale, non limitato a iniziative estemporanee, per costruire le migliori premesse per il futuro. La politica estera non si costruisce solo con i grandi vertici, come ho potuto constatare con i miei occhi: quando a Bari, ai vertici italo-russi, sono venuti il presidente Putin e poi Medvedev, la firma dell’atto di restituzione della Chiesa russa al Patriarcato di Mosca è stato soprattutto un atto di popolo. Ho visto i baresi festanti per le strade quel giorno. Così come li ho visti addolorati il giorno in cui Alessio II ha lasciato questa terra: proclamammo il lutto cittadino non per forma, ma per una sostanziale condivisione della visione del futuro che la città e la regione avevano saputo intercettare. Continueremo a svolgere il nostro ruolo, fedeli ovviamente alla parte geopolitica a cui apparteniamo, ma consapevoli che la pace nel mondo si costruisce non solo negli uffici della politica internazionale, ma nella quotidiana esperienza di fratellanza e unione effettiva delle umanità e delle culture”.

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