Il Senato dice sì all’area marina protetta di Capo d’Otranto
L’aula del Senato ha approvato nella giornata di ieri ad ampia maggioranza la riforma della legge quadro sulle aree protette 394/9. E così, dopo 3 anni di esame, si rafforzano le finalità di conservazione dell’ambiente e si apre alle nuove opportunità di sviluppo sostenibile.
Per quanto riguarda il Salento, si è approvata la nuova denominazione dell’area marina di reperimento di Capo d’Otranto e delle grotte Romanelli e Zinzulusa. Soddisfazione nelle parole di Francesco Bruni, senatore dei Conservatori e Riformisti: “Sin dal 2005 il Comune di Otranto aveva messo a disposizione quindici chilometri di costa per la sua istituzione. Undici anni sono un tempo eccessivo, nonostante ci fosse l’assenso non solo del Comune di Otranto, più volte ribadito dal sindaco Cariddi, ma anche della Provincia e della Regione Puglia, che avevano emanato atti deliberativi e avevano impegnato somme, così come indicato e richiesto dal Ministero”.
“Non possiamo più assistere a questo tipo di situazioni – ha continuato Bruni – dobbiamo fare in modo che questo non accada. Nella prossima legge di bilancio chiederemo a gran voce ulteriori risorse, ma dobbiamo anche porci il problema di dare risposte ai territori quando chiedono, anche in controtendenza rispetto ad altri territori che non hanno mai voluto parchi e aree marine protette, questo tipo di attenzione”.