Sentenza Twiga ad Otranto, la Procura di Lecce fa chiarezza
“In relazione alle vicende relative alla realizzazione del Twiga nel territorio del comune di Otranto, occorre precisare che, così come evidenziato dalla stragrande maggioranza degli organi di informazione ma evidentemente mal interpretato da terzi, la Corte d’Appello di Lecce, con la decisione del 9 dicembre scorso, non ha pronunciato, eccezion fatta per il residuale reato di occupazione abusiva contestato a Cariddi Pierpaolo e De Santis Raffaele, alcuna sentenza di assoluzione nel merito, limitandosi a rilevare l’intervenuta depenalizzazione del reato di abuso d’ufficio contestato agli imputati e la prescrizione per i restanti reati. Quanto alla illiceità delle opere significativa è la disposta trasmissione degli atti al Comune di Otranto ai sensi dell’art. 31 dpr 380/01. Giova ricordare, per completezza d’informazione, che pende tuttora in primo grado il processo per le vicende corruttive connesse anche alla realizzazione del Twiga”. Lo ha detto il procuratore facente funzioni di Lecce, Guglielmo Cataldi, in merito alle polemiche sorte dopo la sentenza sulla struttura.