Sequestrate due tartarughe protette durante alcuni controlli nel porto di Brindisi
Nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico illegale di specie di animali e vegetali protette, i finanzieri del Gruppo Brindisi, unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, hanno individuato un tentativo di introduzione, sul territorio nazionale, di tartarughe, il cui commercio, trattandosi di specie a rischio estinzione, è vietato dalla Convenzione Internazionale di Washington (CITES).
Durante gli ordinari servizi di controllo, svolti presso il porto cittadino, sia nei confronti di veicoli che passeggeri provenienti dall’Albania, i militari operanti hanno rinvenuto, opportunamente occultati all’interno di un furgone, due esemplari adulti di tartarughe della specie Testudo Hermanni. Il responsabile, cittadino albanese ma dimorante in Italia, è stato, così, deferito alla locale Autorità Giudiziaria, in violazione delle previsioni e limitazioni stabilite dalla normativa CITES, che prevede l’irrogazione di rilevanti sanzioni di natura pecuniaria, volte a reprimere l’annoso problema della circolazione di fauna e flora minacciate dall’uomo.
La coppia di testuggini è stata, poi, affidata alle cure degli operatori del WWF Oasi di Torre Guaceto, al fine di essere rapidamente reimmesse nel loro habitat naturale. I controlli doganali posti in essere dai militari del Corpo in attuazione della Convenzione CITES sono finalizzati a contrastare il commercio internazionale illegale della flora e della fauna selvatica e rappresentano un fondamentale presidio a tutela delle specie in via di estinzione, concorrendo alla salvaguardia della biodiversità.