Sequestrati nel Tarantino oltre 1,5milioni di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica
Negli ultimi giorni le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Taranto hanno eseguito, presso alcune aziende ed esercizi commerciali di Taranto, Laterza, Manduria, Sava e Maruggio, mirati controlli a contrasto dell’illecita commercializzazione di prodotti non conformi e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Gli interventi, eseguiti dai Finanzieri del Gruppo di Taranto, della Compagnia di Manduria e della Tenenza di Castellaneta, hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro oltre 1,5 milioni di prodotti di vario genere, tra i quali articoli in plastica per uso alimentare, bigiotteria e cosmetici privi delle informazioni previste dal “Codice del Consumo”. Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o
merceologica del prodotto, all’identità del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.
Tra i prodotti sottoposti a sequestro figurano piatti in plastica, sulle cui confezioni era indebitamente impresso il logo “MOCA” (materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti) pur in assenza del pertinente “certificato di conformità” prescritto per legge. All’esito degli interventi i Finanzieri tarantini hanno proceduto a segnalare alla competente Autorità i titolari di 8 delle rivendite interessate dai controlli.
Le indagini della Guardia di Finanza proseguono e sono ora finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale della filiera nonché al recupero a tassazione dei ricavi derivanti dalle condotte illecite accertate. Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.