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Servizi di vigilanza affidati dal Comune di Matera: Dopo le segnalazioni di Confapi e i rilievi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione si va verso la fine delle proroghe e degli affidamenti diretti

Confapi prende atto con favore che, dopo le ripetute segnalazioni e dopo l’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, l’Amministrazione Comunale di Matera ha approvato un atto d’indirizzo volto a espletare la procedura aperta per l’affidamento del servizio di vigilanza della sede comunale e di altri uffici, demandandone la gestione alla Stazione Unica Appaltante della Regione Basilicata.

Evidentemente, le osservazioni dell’Associazione e ancor più i puntuali rilievi formulati dall’ANAC hanno sortito gli effetti sperati, mettendo fine alla prassi delle proroghe e degli affidamenti diretti, a vantaggio dei principi della trasparenza, della concorrenza e della buona amministrazione.

Tuttavia, ancora una volta, pur conoscendo in anticipo la scadenza del servizio posta al 30.6.2022, l’Amministrazione ha atteso l’ultimo giorno per approvare una “proroga tecnica” per assicurare la prosecuzione del servizio per 3 mesi e comunque fino all’aggiudicazione della nuova gara, nella consapevolezza che le c.d. “proroghe tecniche” devono essere limitate al tempo strettamente necessario per l’aggiudicazione della nuova gara.

A questo punto Confapi Matera si augura che si tratti dell’ultima proroga e chiede alla SUARB di profondere ogni sforzo per espletare al più presto la procedura di gara.

L’Associazione ricorda che l’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione, a giugno ha accolto l’esposto di Confapi che lo scorso mese di febbraio aveva segnalato due comportamenti anomali del Comune di Matera in ordine all’affidamento dei servizi di vigilanza presso gli uffici e altri siti comunali.

L’Associazione, in particolare, aveva inutilmente contestato all’Amministrazione Comunale il ricorso disinvolto alla proroga del servizio di vigilanza e, in altri casi, il ricorso al sistema degli affidamenti diretti.

Compiuti gli opportuni accertamenti, l’ANAC ha accolto entrambe le anomalie segnalate, sia in merito alla proroga di durata eccessiva e in assenza di una piena legittimazione, sia riguardo all’assenza della dovuta trasparenza nelle procedure di scelta del contraente per l’affidamento.

Riguardo alla proroga, l’ANAC ha ricordato che nel nostro ordinamento è vigente il principio generale del divieto di proroga dei contratti pubblici, salvo i casi residui della c.d. “proroga tecnica” nelle more dell’espletamento di una nuova gara.

Il Comune, tuttavia, pur conoscendo ovviamente la scadenza dell’appalto già da tempo, non si è mai attivato per predisporre la nuova gara, preferendo prorogare il servizio.

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