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Servizi e decoro delle aree industriali del materano: Confindustria e Confapi scrivono a Pittella

jesce materaCon una nota inviata al presidente eletto della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e per conoscenza al prefetto di Matera Luigi Pizzi e al Commissario del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera Gaetano Santarsia, Confindustria Basilicata e Confapi Matera hanno segnalato il profondo malcontento delle imprese insediate nelle aree industriali e chiesto la rapida attuazione della legge di riforma dei consorzi. Dopo mesi e mesi di ripetuti incontri svoltisi presso il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera – scrivono le due Associazioni -, di invio continuo di lettere e segnalazioni ai vertici dell’Ente, nonché di reiterate promesse e assicurazioni ricevute, denunciamo il perdurare dello stato di degrado e di assoluta inefficienza o mancanza dei servizi nelle tre aree industriali del materano, Jesce, La Martella e Valbasento. Nello specifico, le imprese dell’agglomerato di Jesce, riunitesi spontaneamente lo scorso 19 novembre, hanno segnalato a Confindustria e Confapi, al Prefetto di Matera e allo stesso Consorzio, “lo stato di trascuratezza delle infrastrutture e dei servizi del sito”.

In particolare, esse lamentano il fatto che l’illuminazione delle strade sia spenta ad oltre un anno dall’installazione dei pali, l’assenza di sorveglianza e sicurezza con il proliferare di furti che arrecano danni economici enormi alle aziende, la palese insufficienza di interventi di manutenzione e di pulizia delle strade e del verde, l’assoluta mancanza di decoro che stona con i proclami di attrazione di nuovi investimenti. Non migliore è la situazione delle altre due aree industriali. Negli agglomerati de La Martella e Valbasento, ai disservizi su citati, bisogna aggiungere l’assenza del gas metano, nonostante anni di promesse sull’imminente attivazione del servizio di metanizzazione. In tutte e tre le aree, inoltre, manca ancora la banda larga per la connessione veloce alla rete internet. Tale situazione di immobilismo e inerzia non è oltremodo sostenibile dal sistema imprenditoriale direttamente interessato che, a questo punto, chiede alla Regione di procedere con l’attuazione della legge di riforma dei consorzi per lo sviluppo industriale, in ritardo di diversi anni nonostante la stessa indicasse una tempistica precisa: un anno dalla sua emanazione!

 

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