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Servizio 118 nella Capitanata, operatori senza mascherine protettive e sotto organico

Senza mascherine protettive, sotto organico e con una crescente pressione addosso. E’ questa la condizione vissuta dai 400 autisti-soccorritori, infermieri e medici del servizio 118 in provincia di Foggia.

Delle 23 attive in Capitanata, 5 sono le equipe sottoposte a isolamento per interventi su persone che, in un secondo momento rispetto al soccorso ricevuto, si sono rivelate positive al coronavirus.
“Gli autisti soccorritori del servizio di emergenza-urgenza operanti in Sanitaservice meritano un encomio. -è il commento del segretario FP Cgil Mario La Vecchia – Stanno lavorando in condizioni estremamente difficili, con un livello di rischio molto alto a causa della diffusione del contagio da Covid19. Chiediamo al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione l’aggiornamento del DVR, qualora non sia stato ancora predisposto, per l’emergenza coronavirus. Siamo molto preoccupati per l’ennesimo e recente episodio di aggressione ai danni di un lavoratore del ‘Riuniti’. C’è bisogno di un cambiamento culturale profondo. I cittadini devono rendersi conto che i lavoratori delle strutture e dei servizi posti a presidio della sicurezza di tutti fanno un lavoro prezioso, essenziale, con abnegazione e spirito di sacrificio. Ai vertici amministrativi e strategici del Policlinico chiediamo di continuare ad avere la massima attenzione per fronteggiare e contenere il più possibile il contagio da Covid 19, allo stesso tempo, si chiede di non abbassare la guardia sul fronte della sicurezza dei lavoratori. Sicurezza intesa sia come tutela della salute, non facendo mai venire meno la fornitura di tutti i presidi e dei dispositivi di protezione, sia come protezione dei lavoratori dalle minacce e dalle aggressioni verbali e fisiche”. 
“E’ necessario che Sanitaservice compia un’accurata verifica dei DPI, i Dispositivi di Protezione Individuale di cui devono essere dotati gli operatori, e che provveda a fornire gli operatori non solo delle mascherine ma di tutto quanto è necessario per garantire i livelli di sicurezza sia agli autisti-soccorritori che alle persone con le quali gli operatori vengono a contatto”, ha aggiunto Angelo Ricucci, segretario provinciale FP Cgil con delega alla Sanità privata.

 

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