Servizio Civile “Favo”, nuovo bando per due volontari alla sede di Lavello della Fondazione Alessandra Bisceglia
Anche quest’anno, come avviene ormai dal 2017, la Fondazione Alessandra Bisceglia ViVa AleETS offrirà a giovani lucani dai 18 ai 28 anni d’età, la possibilità di svolgere nella sede di Lavello un’importante esperienza formativa di Servizio Civile. L’obiettivo è quello di selezionare due operatori a supporto delle attività che vengono svolte a sostegno delle persone affette da patologie rare e dei loro familiari. Gli interessati dovranno candidarsi al bando di Servizio Civile Universale – pubblicato sul sito ministeriale del Dipartimento per le Politiche Giovanili (www.serviziocivile.gov.it
) – aderendo al progetto “Una rete per il malato oncologico – Riabilitazione, orientamento e accompagnamento ai servizi 2024”.Il programma è realizzato dalla Favo, la Federazione italiana delle associazioni di volontariato
in oncologia, alla quale la Fondazione Alessandra Bisceglia è federata dal 2011. La durata del Servizio civile sarà di 12 mesi con un impegno di 25 ore settimanali e con un assegno mensile per le attività svolte di 507,30 euro
. Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la candidatura entro e non oltre le ore 14 del 15 febbraio 2024all’indirizzohttps://domandaonline.serviziocivile.it .Le istanze inoltrate verranno ricevute direttamente da Favo, che si occuperà della valutazione dei titoli di ogni a spirante operatore, mentre la Fondazione Alessandra Bisceglia ViVa Ale provvederà ai colloqui di selezione. Per ogni ulteriore informazione basta consultare il sito internet della Fondazione Alessandra Bisceglia (www.fondazionevivaale.org) – da cui è possibile scaricare anche il bando con la scheda sintetica di
progetto – inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica (info@fondazionevivaale.org) o chiamare i seguenti numeri telefonici: 0972-81515; 338 2884122. È possibile, inoltre, scansionare il Qr Code nella locandina allegata e compilare così la domanda. “Svolgere il Servizio Civile in enti o associazioni, soprattutto del terzo settore -commenta la responsabile per i rapporti istituzionali della Fondazione Alessandra Bisceglia, Raffaella Restaino è un’esperienza di crescita esaltante per tanti giovani che si apprestano ad affacciarsi al mondo del lavoro e che hanno una particolare sensibilità nei confronti di chi soffre o ha bisogno di aiuto. L’apporto che si riceve da tutti loro è allo stesso tempo fondamentale per organizzazioni, come la nostra, che si prodigano quotidianamente per dare sostegno alle persone affette da patologie rare”.
Infine, le testimonianze delle due operatrici, arrivate a settembre alla Fondazione. “Da questo anno di esperienza -dice Teresa Annale- mi aspetto di essere messa alla prova, di sbagliare ed imparare dai miei errori, voglio dare il mio contributo, voglio migliorare il mio senso di responsabilità e la capacità di lavorare in gruppo, ma soprattutto voglio essere d’aiuto per chi si rivolge alla Fondazione in cerca di sostegno e di risposte”. “È un’occasione unica di crescita personale, un’opportunità di educazionefondamentale nella rete sociale e soprattutto -sottolinea Maria Covelli mi sta fornendo un bagaglio e una rete di conoscenze che saranno sicuramente utili per il mio futuro, sia a livello umano che lavorativo”.