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Servizio di ristorazione per degenti e dipendenti, Ruscitti e Montanaro incontrano le organizzazioni sindacali

Nel pomeriggio di ieri, presso il Dipartimento delle Politiche della Salute e del benessere sociale della Regione Puglia, si è svolto un incontro/confronto tra il direttore Giancarlo Ruscitti, il direttore generale della Asl Bari, Asl individuata come capofila regionale per  la gara centralizzata relativa ai servizi di ristorazione, Vito Montanaro e le organizzazioni sindacali. Tema del confronto, sollecitato dalle stesse organizzazioni sindacali, la verifica dello stato di avanzamento della procedura di gara regionale per l’affidamento del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti e la conseguente richiesta di mantenimento dei livelli occupazionali del personale attualmente impegnato nel servizio di mensa e ristorazione delle aziende sanitarie.
“Con riferimento alla politica riguardante il personale – hanno dichiarato Ruscitti e Montanaro al termine dell’incontro –  abbiamo rassicurato le organizzazioni sindacali circa la giustezza dell’esigenza di mantenimento dei livelli occupazionali poiché, oltre al servizio di ristorazione per i degenti già attivo in ogni presidio ospedaliero, sarà avviato anche il servizio di ristorazione per il personale dipendente che attualmente è attivo solo presso pochissime strutture. È presumibile quindi che tale scelta strategica possa consentire di registrare anche eventuali esigenze incrementali”.
Nel corso dell’incontro poi si è ritenuto opportuno rassicurare le organizzazioni sindacali in merito ad alcuni elementi di riflessione che sono stati esaminati per il completamento delle azioni strategiche necessarie per l’avvio della procedura di gara. In particolare il confronto con i sindacati ha visto discutere sulla necessità di stabilire 1) la tipologia/natura organizzativa del servizio, 2) il numero delle strutture che fruiranno del servizio, tenuto conto della recente Deliberazione di aggiornamento del Piano di Riordino ospedaliero e rete emergenza–urgenza dalla quale emerge che rispetto alle attuali strutture servite, entro il prossimo 2017 saranno riconvertiti 8 presidi ospedalieri e che nel periodo 2017-2019 saranno presumibilmente riconvertiti altri 7 presidi ospedalieri (in tal senso quindi appare necessario determinare le quantità delle forniture da porre in gara in modo da determinare una base d’asta congrua) 3) la strategia di individuazione dei centri di cottura da considerare utili al progetto per ciascuna provincia, nonché la strategia di riconversione dei locali attualmente destinati a cucine che dovranno/potranno essere riconvertiti, 4) la politica riguardante il personale attualmente impiegato nelle diverse aziende sanitarie, sia dipendente del servizio sanitario regionale sia dipendente delle società aggiudicatarie dei servizi di mensa attualmente in vigore.
Con particolare riferimento ai centri di cottura si è evidenziato quali saranno i criteri da utilizzare per il mantenimento/riconversione, tenuto conto della tipologia di servizio che sarà posta in gara. L’approfondito esame dei centri cottura attualmente in uso di proprietà delle aziende sanitarie, alcuni dei quali situati in territori molto vicini tra loro, anche delle stesse aziende, ha evidenziato anche che molte strutture necessitano di significativi investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili, impianti e attrezzature, anche al fine di adeguare le strutture alle norme di prevenzione e protezione.
“Nell’ambito dei processi di spending review, il cui obiettivo specifico è la razionalizzazione dei costi – hanno sottolineato Ruscitti e Montanaro – sarà dunque utile prevedere che solo alcuni degli impianti identificati per provincia possano essere utilizzati per la migliore organizzazione del servizio. La selezione potrà essere effettuata direttamente dall’aggiudicatario del servizio, con il supporto delle aree tecniche di ciascuna azienda sanitaria, al fine di individuare le migliori strutture e programmare accuratamente l’adeguamento/riconversione alla tipologia di servizio da attivare secondo le normative vigenti, ovvero un accurato processo di dismissione e riconversione degli ambienti, impianti e attrezzature restanti da destinare ad altri usi. I restanti siti, ad esempio, potrebbero essere destinati a mensa aziendale e/o a locali tecnici utili alla migliore gestione del servizio eventualmente veicolato da altri impianti”.
Al termine dell’incontro, i direttori Ruscitti e Montanaro hanno rassicurato ulteriormente i sindacati, convocandoli a breve per un altro incontro di condivisione delle scelte strategiche  prodotte negli atti di gara prima che essi siano pubblicati per svolgere la procedura di gara.

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