Settimana della biodiversità pugliese. Lunedì 20 maggio la presentazione a Bari
La Puglia celebra la ‘Settimana della Biodiversità’ dal 20 al 24 maggio 2019.
Si tratta della terza edizione di un evento organizzato dall’Assessorato Agricoltura della Regione Puglia in occasione della Giornata nazionale della Biodiversità istituita dalla legge 194/2015. Sono oltre venti gli appuntamenti in programma in tutta la Puglia tra incontri, dibattiti, visite guidate, laboratori, convegni, workshop e tanto altro.
Si parte lunedì 20 maggio dalle ore 9.30 nell’Aula magna dell’ex Facoltà di Agraria di Bari (via G. Amendola 165 A), dove, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, verranno presentate le iniziative volte a far conoscere ai cittadini, alle scuole, associazioni, appassionati, operatori del settore agricolo e alle istituzioni interessate, l’immenso patrimonio di agrobiodiversità della Puglia.
Le iniziative della Settimana della Biodiversità, coordinate dal Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università degli Studi ‘Aldo Moro’ di Bari, sono organizzate su tutto il territorio pugliese, dove saranno aperti al pubblico i campi di conservazione delle antiche varietà e i centri di ricerca dove si conserva la storia delle nostre colture, del nostro cibo, del nostro territorio rurale.
Si potrà conoscere l’evoluzione nel tempo delle razze animali allevate e delle varietà vegetali coltivate in Puglia, parlando con gli esperti di grano duro, leguminose, frutti e ortaggi dal sapore di un tempo. Si potranno visitare le aziende dove poter avvicinare e conoscere l’asino di Martina Franca ma anche il cavallo Murgese, le cui origini si fanno risalire ai mitici destrieri dell’imperatore Federico II di Svevia. Si potrà percorrere “La strada dei semi”, il primo Itinerario della agrobiodiversità in Puglia.
Nelle sedi delle istituzioni scientifiche delle Università e dei Centri di ricerca che hanno aderito all’iniziativa sarà possibile visitare i laboratori e le banche dei semi, passeggiare tra le varietà conservate in campo e tra le mostre pomologiche dei frutti antichi, partecipare ad attività didattiche rivolte agli studenti delle scuole primarie e secondarie, fare visite guidate, assistere a proiezioni di video ed a mostre fotografiche, in tutta la regione. Si potranno anche incontrare i protagonisti custodi della nostra biodiversità agricola, che hanno tramandato fino a i nostri giorni una ricchezza immensa, che si pensava ormai persa, curata e custodita con amore e conservata per la nostra e le future generazioni.