Sfiammata al Petrolchimico di Brindisi, il sindaco diffida Eni Versalis
Svelati i malfunzionamenti a Brindisi che hanno provocato il blocco del compressore alla torcia Eni Versalis,all’interno del petrolchimico. Il filtro dell’impianto di raffreddamento era intasato, i sensori di misura della pressione non funzionavano bene e la torcia non si era attivata in una modalità tale da non generare fumo visibile. E così il comune di Brindisi, per la prima volta e sulla base degli elementi acquisiti dall’Arpa, ha diffidato formalmente Versalis ad adottare tutte le misure necessarie a contenere strutturalmente il fenomeno.
“Non è caduto un fulmine, ma abbiamo a che fare con eventi che possono essere controllati”, ha dichiarato il sindaco Riccardo Rossi che, affiancato dall’assessore con delega alle Politiche Ambientali, Roberta Lopalco, e dal dirigente al ramo, Gaetano Padula, ha presentato l’atto di diffida nel corso di una conferenza stampa presso la Sala Giunta. Protocollato lo scorso 9 ottobre, il documento è stato notificato due giorni dopo (l’11 ottobre) alla società. Per un caso del tutto fortuito, i tecnici dell’Arpa e dell’Ispra si trovavano all’interno dello stabilimento la mattina del 18 settembre, nell’ambito di un controllo annuale programmato previsto dall’Aia.
“L’Arpa – si legge nella diffida – ha potuto direttamente constatare e testimoniare il malfunzionamento dei sensori di misura della pressione e il blocco del misuratore di portata del gas in torcia, parametri indispensabili per verificare la correttezza metodologica delle operazione“