Sfratto solo rinviato per due coniugi disabili
E’ stato ancora una volta rinviato lo sfratto di due coniugi baresi, Gianni e Gianna Tempesta, entrambi sulla sedia a rotelle, che ieri con la figlia undicenne avrebbero dovuto lasciare l’appartamento al piano rialzato di viale Giovanni XXIII perché destinatari di sfratto esecutivo. I due non pagano l’affitto da novembre 2009.
«Il nuovo proprietario ci ha chiesto 900 euro di affitto – spiega Giovanna Tempesta – ma non possiamo farcela con le nostre due pensioni, non abbiamo più neppure il sostegno del Comune». L’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio ribatte: «I Tempesta percepiscono un reddito mensile di circa 1.400 euro, relativo alle pensioni di invalidità e alle indennità di accompagnamento e hanno usufruito, negli ultimi 10 anni, da parte dell’amministrazione comunale, di circa 53.000 euro di ulteriori contributi alloggiativi ed economici».
L’ufficiale giudiziario Anna Maria Lattarulo non ha potuto procedere a causa della presenza dei giornalisti e del picchetto organizzato dall’Unione Inquilini. I coniugi attendono da 25 anni un alloggio popolare. Nel 2008 parteciparono al bando per l’assegnazione delle case per i disabili, ma risultarono 94esimi perché la legge regionale 54/84 ingloba nel reddito anche gli assegni di accompagnamento.
Mariateresa Cotugno