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Si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Teatro

“Ovunque via sia una società umana, l’insopprimibile spirito della performance si manifesta”: Avrà le parole di Brett Beiley, drammaturgo, designer, regista e artista visuale sudafricano, direttore artistico del Theird World Bunfight, implacabile narratore e critico del mondo e delle dinamiche coloniali e post coloniali, la Giornata Mondiale del Teatro che si celebrerà giovedì prossimo 27 marzo, e vedrà uniti, in un simbolico abbraccio, gli oltre cento Centri Nazionali dell’International Theatre Institute. Non è casuale che quest’anno, dopo il Nobel Dario Fo lo scorso anno, a salutare la comunità mondale del Teatro, sia l’artista sudafricano che ha fatto della performances e della critica al post colonialismo una delle sue cifre più riconoscibili e apprezzate in tutto il mondo: “sotto gli alberi in piccoli villaggi, o sui palcoscenici ipertecnologici delle metropoli globalizzate; negli atri delle scuole, nei campi e nei templi; nei quartieri poveri, nelle piazze urbane, nei centri sociali, nei seminterrati, le persone si raccolgono per condividere gli effimeri mondi del teatro, che noi creiamo per esprimere la complessità umana, la nostra diversità, la nostra vulnerabilità, nella carne vivente, nel respiro e nella voce”. E non lo è proprio per il profilo che, da oltre 50 anni, l’International Theatre Institute – Unesco, ha voluto imprimere a questa Giornata e, più complessivamente, al ruolo del Teatro e della Cultura: essere medium di relazione tra culture differenti, e critica delle violazioni sistematiche, in ogni paese, della libertà e della democrazia.

E basta scorrerlo fino in fondo, il Messaggio di Bailey, per ascoltare un vero e proprio canto alla forza insopprimibile del teatro, al suo essere “qui ed ora” corpo e voce della storia, critica del presente, bisogno e urgenza umanissimi, che a partire dalle 19 risuonerà anche a Lecce, sede del Centro nazionale dell’ ITI, al Paisiello, che per la Giornata Mondiale del Teatro aprirà le sue porte alla città, sottolineando ancora una volta il suo essere Teatro della città.

“Le parole di Brett Bailey sono preziose”, sottolinea Fabio Tolledi, presidente del Centro italiano dell’ITI e direttore artistico di Astràgali Teatro, la compagnia in residenza ormai da tre anni al Teatro Paisiello. “Preziose perché ci ricordano che solo dove c’è comunità, può essere il teatro, perché ci dicono della sua forza simbolica, una forza millenaria che quotidianamente si rinnova”.

Aprire le porte del Teatro alla città, dunque, questo il programma dell’ITI Italia e di Astràgali Teatro per Lecce, in linea con lo spirito del Messaggio. “Ci riuniamo per piangere e ricordare, per ridere e riflettere, per imparare, annunciare e immaginare: per meravigliarci dell’abilità tecnica e per incarnare gli dei; per riprendere fiato collettivamente di fronte alla nostra capacità di bellezza, compassione, mostruosità. Veniamo per riprendere energia e rafforzarci; per celebrare la ricchezza delle nostre differenti culture e dissolvere i confini che ci dividono”.

Così, mentre a partire dalle 19, a Lecce e in numerosissime città italiane la comunità del teatro celebrerà la sua Giornata, imprimendo forme e percorsi differenti a seconda dei luoghi, il Teatro Paisiello accoglierà, subito dopo la lettura del Messaggio, le parole di quanti credono nel Teatro come fondamentale momento di cultura, scambio, condivisione, lungo fondativo della relazione, dal momento che “non c’è teatro se non ci sono almeno due persone: chi fa, chi guarda”.

Ad aver aderito all’invito dell’ITI Lecce e a portare testimonianza, tra gli altri, Airan Berg, Roberto Tessari, Raffaele Gorgoni, Salvatore Colazzo, Mauro Marino, Luciano Pagano, Antonio Errico, Francesco Aprile, Jean Baptiste Hamado Tiemporé, Filosofia in ¾, Zei, e molti altri.

“Festeggiamo così questa Giornata”, prosegue Fabio Tolledi, “facendo nostre le parole del Messaggio e attivandoci per diffonderle capillarmente: nelle Scuole, nei Teatri, dovunque ci siano Teatri, luoghi di cultura, uomini e donne convinti dell’importanza insopprimibile del teatro per la vita stessa delle comunità”.

 

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