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Si chiude la terza edizione di NaturArte nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano

Con la “due giorni” tra Anzi e Laurenzana si chiude la rassegna delle iniziative di NaturArte nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Un bilancio più che positivo rispetto al successo del festival dei quattro parchi della Basilicata. Tante le partecipazioni provenienti anche da fuori regione perché i borghi e le loro atmosfere antiche, la natura, la biodiversità e gli sport applicati come il trekking piacciono ad un pubblico ampio e diversificato. E’ stata questa l’occasione per ribadire quali sono le emergenze naturalistiche, archeologiche, storico culturali ed agro-alimentari che i due comuni dell’entroterra lucano possiedono.
Il dibattito dedicato all’Archeologia dal titolo “Il futuro dell’Archeologia. Archeologia e Comunicazione” che si è svolto sabato nella location di Palazzo “La Fenice” di Anzi ha portato alla luce gli studi, le ricerche, i rinvenimenti di reperti importantissimi nel territorio anzese, grazie alla partecipazione di un Comitato tecnico costituito dai professori dell’Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS), Maria Chiara Monaco e Paolo Augusto Masullo e da un esponente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Nicola Masini. La necessità di comunicare meglio rendendo più fruibili i 9 Musei Archeologici presenti in Basilicata, unita all’urgenza di agganciare la comunicazione delle risorse dei 29 comuni del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano a Matera 2019, è emersa dagli interventi dei rappresentanti della Fondazione Matera Capitale della Cultura per il 2019, nonché componenti del Web Team Matera 2019: Antonio Candela e Ida Leone. A delineare i percorsi programmatici che la Regione Basilicata porterà avanti nei prossimi mesi in materia di turismo e di accoglienza turistica i due consiglieri regionali intervenuti al dibattito: Mario Polese e Franco Mollica.
Ospite d’eccezione della “due giorni” è stato il conduttore RAI Massimiliano Ossini. Nel corso del suo intervento nella Tavola rotonda di Anzi, si è soffermato su quali sono le forme di comunicazione televisiva migliori per un territorio, ma ha altresì attirato l’attenzione sulle eccezionali risorse naturalistiche che il PNAL possiede parlando di biodiversità in una location d’eccezione: la Foresta dell’Abetina, a cui è stata dedicata la giornata di domenica. Il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Domenico Totaro, ha posto l’attenzione sui fulcri intorno ai quali deve ruotare l’attività turistica dei comuni interessati, oltre che sulle azioni che un Parco Nazionale deve svolgere in materia di tutela. La diversificazione della biodiversità e l’educazione ambientale, le cui azioni di sensibilizzazione nelle scuole e nei territori interessati sono di fondamentale importanza, sono stati i due concetti essenziali su cui ha basato i suoi interventi.
I percorsi lungo i sentieri trekking immersi nella Foresta dell’Abetina hanno fatto godere di un posto di estremo pregio, Zona SIC (Sito d’Importanza Comunitaria), Riserva naturale: un polmone verde nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Gli itinerari storico-artistici lungo le viuzze dei centri storici, le Chiese, il Castello di Laurenzana, i Palazzi patrizi hanno fatto rivivere ai visitatori una storia antica che attende di essere valorizzata in maniera più strutturata.
Il successo della “due giorni” si deve ai protagonisti ufficiali, ma anche ai soggetti del territorio che hanno partecipato attivamente alla predisposizione delle attività. Si ringraziano le Amministrazioni comunali dei due borghi e i loro sindaci, Michele Ungaro e Piera Cilibrizzi; l’assessore alla Cultura di Anzi Melina Fistetti e la Pro Loco di Laurenzana, in particolare Andrea Lettini e Giovanni Moreno. Un grazie infinito va alla vice preside dell’Istituto Comprensivo di Laurenzana “V.Alfieri” Antonietta Martoccia, la quale ha reso possibile i laboratori sull’Archeologia e sulla costruzione della Maschera arborea (RUMIT), uno dei fiori all’occhiello del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.

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