Si riduce il numero delle ‘incompiute’ a Pisticci
Si va gradualmente assottigliando il numero delle magnifiche “incompiute” o inutilizzate nel territorio di Pisticci che negli ultimi anni aveva raggiunto proporzioni preoccupanti e che faceva legittimamente gridare allo sperpero di fondi pubblici per opere avviate e mai portate a compimento se non addirittura dismesse e che ora giacciono abbandonate alla mercè di vandali. Tra gli esempi più eclatanti la discarica-astronave in località Pagnotta alla periferia della città e a diretto contatto con il Villaggio Dirupo ossia una tra le 100 Meraviglie della Grande Piccola Italia nel Catalogo dei Beni Ambientali; del carcere di Tinchi, opera passata all’esame di varie amministrazioni e che oggi è stato riconvertita a sede della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco; della serie di casette a schiera destinate a Museo della Civiltà Contadina, mai entrato in funzione e che spesso sono state depredate degli infissi e degli arredi e talora ritrovo di persone sospette. Ma l’esempio più eclatante è senz’altro costituito dal nuovo e moderno edificio del Mattatoio Comunale, ultimato da sette-otto anni e mai utilizzato. Anche Centro Agricolo, un tempo sede amministrativa della Colonia Confinaria, dopo la parziale ricostruzione, è oggi abitato da immigrati. Nelle intenzioni delle passate amministrazioni il centro fu individuato prima come sede del Museo della Memoria Storica sull’esempio della Casa Cervi di Reggio Emilia ed in seguito inserito nel programma dell’edilizia popolare da assegnare a giovani coppie. Ma c’è anche un risvolto positivo della vicenda che negli ultimi anni ha assunto risultati confortanti e che concorre alla riproposizione del ruolo guida di Pisticci nella fascia jonica. A partire dalla Galleria S. Rocco che ha risolto in maniera definitiva i problemi legati ai collegamenti tra il centro abitato, l’area industriale e la Basentana, fino al Palazzetto dello Sport aperto lo scorso anno dopo una lunga serie di rinvii e tribolazioni, anche se ad oggi non è stata presa alcuna decisione circa la gestione dell’impianto che non può essere abbandonato a sé stesso se si vuole evitare l’ennesima ingloriosa fine. C’è un cauto ottimismo anche per l’apertura della avio-superficie di Pisticci Scalo (ex Pista Mattei) che una volta superate le problematiche di caratterizzazione ambientale, dopo il dissequestro, potrà entrare in funzione dal prossimo mese di giugno, secondo i bene informati. Si avvicina a grandi passi anche l’apertura della nuova sede della sezione staccata del Tribunale, con legittime aspirazioni ad ottenerne la piena autonomia da quello di Matera. Da alcuni giorni infine è stato aperto il parcheggio multipiano di via Fronte Palmieri, anche questa opera passata al vaglio di varie amministrazioni e che ha accumulato ritardi notevoli. L’imponente struttura, oltre a risolvere l’endemico problema del traffico e dei parcheggi, potrà essere anche al servizio di avvocati, funzionari e utenti che devono recarsi al vicino tribunale. Rimane da risolvere ora il problema dell’ospedale “Angelina Lo Dico” di Tinchi per evitarne chiusura o ridimensionamento. Il lifthing esterno è già cosa fatta ma non basta. Il Comitato Difesa Ospedale non è soddisfatto e annuncia nuove manifestazioni. Molto è stato dunque realizzato in quest’ultimo periodo nel settore delle opere pubbliche, molto resta da fare. Ma la strada intrapresa sembra quella buona. Senza eccessivi proclami e lavorando in tutta umiltà si conseguiranno certamente gli obiettivi prefissati per compensare i lunghi anni di inerzia, in cui poco, o quasi nulla, è stato realizzato.
Giuseppe Coniglio