Siglato ieri a Potenza l’accordo per la richiesta di cigs a rotazione per la ristrutturazione dello stabilimento Fiat di Melfi
Ancora novità per l’indotto Fiat di Melfi. Dopo la Tiberina, che nel luglio scorso ha ufficializzato un’importante commessa produttiva per la Sata, anche la Proma entra nel giro delle aziende che forniranno componentistica per i nuovi modelli suv che saranno prodotti nello stabilimento lucano del gruppo Fiat. Ieri l’ufficializzazione nel corso di un incontro che si è tenuto nella sede potentina di Confindustria al termine del quale è stato firmato l’accordo per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per i 209 addetti della Proma, richiesta che rientra nel piano di ristrutturazione degli impianti, con un investimento di circa 10 milioni di euro, in vista della messa in produzione di alcuni particolari destinati ai mini suv Jeep e 500X. La pratica ora passa alla Regione Basilicata per la ratifica dell’accordo.
La cigs sarà a rotazione e interesserà tutti gli addetti della Proma dal 25 novembre 2013 al 30 aprile 2015. Nel frattempo proseguirà l’attuale produzione di componentistica per il modello Punto. Pur esprimendo “preoccupazione sull’impatto economico a carico dei lavoratori”, la delegazione sindacale di Fim, Fiom, Uilm e Fismic (composta rispettivamente da Angelo Casorelli, Giovanni Ottomano, Vittorio Cilla, Marco Lomio e Pasquale Capocasale) ha espresso parere favorevole ritenendo “il ricorso alla cigs lo strumento più idoneo in questa fase per la realizzazione del progetto di ristrutturazione aziendale”. I sindacati hanno inoltre chiesto e ottenuto garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali al termine della cassa integrazione, invitando al contempo il governo regionale a “tenere conto degli accordi che si stanno siglando a Melfi e a sostenere con adeguate politiche industriali il rilancio del settore automotive in Basilicata”.