Simonetti (Migranti): tenere testa al caporalato 2.0 con droni e telecamere
“Con l’attuazione delle misure di contrasto al caporalato in atto specialmente in Puglia e in Basilicata occorre – sostiene – che siano utilizzati tutti gli strumenti efficaci resi disponibili dalle moderne tecnologie: l’uso dei sistemi informatici, come il Basil per il funzionamento delle liste di prenotazione relative al reclutamento da parte di lavoratori e imprese e la misurazione dell’indice della congruità di giornate di lavoro effettivamente svolte, salari ed assicurazioni corrisposte, andrebbe accompagnato dall’osservazione dei nuclei di caporalato in alcuni punti nevralgici nell’area del Bradano e Metapontino. Negli anni scorsi si è utilizzato, per questo scopo nell’area Bradano, l’osservazione area antincendio. Adesso, con le risorse presenti e quelle del Pon legalità, occorre – conclude – un decisivo passo in avanti con l’istallazione di telecamere e l’uso di droni nei punti oggetto di presidio dei caporali. I risultati raggiunti negli ultimi tre anni per le assunzioni regolari dei migranti, in particolare, vanno consolidati e sviluppati anche per tenere testa al caporalato 2.0″.