Sin Tito e Val Basento, convegno sulla bonifica e sul recupero delle aree
Verificare lo stato di fatto dei progetti di ripristino previsti per i siti di interesse nazionale di Tito e della Val Basento; ottimizzare e velocizzare le attività degli enti competenti per avviare la riperimetrazione contestualmente alla conclusione delle attività di caratterizzazione e bonifica. Sono questi gli obiettivi principali del convegno “Dopo la bonifica verso il recupero delle aree” che si terrà a Tito, presso la sala convegni Don Domenico Scavone, mercoledì 29 novembre alle ore 17:30.
Sono passati oltre quindici anni da quando le area industriali in questione furono individuate, con decreto del Ministero dell’Ambiente, siti di interesse nazionale per l’inquinamento. “Da allora si sono accumulati troppi ritardi per l’avvio dei progetti di bonifica e il ripristino delle situazioni ambientali che possano restituire serenità alle popolazioni locali e ai lavoratori degli stabilimenti presenti”, ricorda il sindaco di Tito, Graziano Scavone. “Alla complessità delle procedure tecnico amministrative e del coordinamento tra gli enti si è poi aggiunta la difficoltà di molte imprese a farsi carico degli oneri di bonifica previsti dalla norma statale”.
“Il percorso tracciato dall’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, ha adesso restituito certezza finanziaria ai progetti di caratterizzazione e bonifica prevedendo altresì misure agevolative per le imprese su cui gravano gli obblighi”, prosegue Scavone. “Occorre ora indirizzarsi verso una più rapida attuazione degli interventi, assegnando un ruolo più efficace alla cabina di regia interistituzionale per attività di bonifica. Non possiamo attendere oltre per agganciare la timida ripresa degli investimenti nel Paese: il vincolo di ripristino rappresenta una condizione di assoluto svantaggio competitivo per le imprese già esistenti e un limite per l’attrazione di nuovi investimenti, con gravi ripercussioni sul rilancio occupazionale di territori che hanno fame di lavoro”.
“Grazie al lavoro della Fondazione Osservatorio Ambientale – evidenzia il sindaco – sussistono tutte le condizioni per costruire da subito, d’intesa con la Divisione Bonifiche del Ministero dell’Ambiente, diretta dall’ingegner Laura D’Aprile (che interverrà all’iniziativa), con la Regione Basilicata e con l’Arpab, tutte le sinergie istituzionali per semplificare preliminarmente i passaggi necessari allo svincolo e all’immediato recupero delle aree in corso di bonifica. Ci sono proposte ormai mature per la riconversione e la riqualificazione industriale, a cui si aggiungono quelle relative ai sistemi di gestione e monitoraggio ambientale permanente che certifichino la sicurezza e la qualità del territorio. Attendiamo che la Regione Basilicata definisca, d’intesa coi comuni e con le forze sociali, le strategie di rilancio di aree, di assoluta importanza per il futuro produttivo dell’intero territorio regionale. Penso ad esempio, nel caso di Tito, a un grande progetto di recupero dell’area ex Liquichimica – conclude Scavone – in linea con la recente legge approvata dal Consiglio regionale in materia di archeologia industriale”.
Concluderà l’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Osservatorio Ambientale d’intesa con i Comuni di Tito e Pisticci e moderata dal professor Michele Greco, l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Francesco Pietrantuono