Sindacato, anche in Basilicata nasce la Cisl Reti
È stata ufficialmente costituita anche in Basilicata la Cisl Reti, la nuova federazione sindacale in cui convergeranno due sigle storiche della Cisl: la Fistel, che organizza i lavoratori dell’informazione, dello spettacolo e delle telecomunicazioni, e la Flaei, che rappresenta i lavoratori delle aziende elettriche italiane. Questa mattina si è tenuto l’incontro costitutivo in videoconferenza alla presenza dei segretari generali nazionali Vito Vitale e Salvatore Mancuso, dei segretari nazionali Laura Ferrarese e Amedeo Testa e del segretario generale uscente della Fistel Basilicata Rocco Caruso cui va il plauso e il ringraziamento di tutta la Cisl per il lavoro svolto in questi anni. Il segretario generale della nuova federazione è Rocco Padula che sarà affiancato in segreteria da Maria Teresa Ventura ed Enzo Piccinni.
“Oggi nasce una creatura nuova che vuole rafforzare la rappresentanza di lavoratrici e lavoratori appartenenti a mondi produttivi ed economici fondamentali, non soltanto per la nostra regione, ma per l’intero asset delle reti di comunicazioni ed elettro-energetiche del nostro paese”. Queste le prime dichiarazioni del neo segretario Rocco Padula che aggiunge: “In questo tempo tormentato ed incerto, dove tutto sembra disgregarsi e disciogliersi, la Cisl con questa iniziativa non si arrende al diffuso e dilagante pessimismo e rilancia la sua organizzazione per la ripresa e l’espansione di un settore fondamentale anche per il rilancio delle aree depresse e marginali della nostra regione, ulteriormente tramortita dai colpi della pandemia in corso”.
Per il segretario generale della Cisl Basilicata Enrico Gambardella “stiamo parlando di due federazioni che operano sulla frontiera delle grandi innovazioni tecnologiche che stanno investendo l’economia occidentale: digitale, energie rinnovabili, green economy etc. L’obiettivo è di coordinare storie ed esperienze diverse che hanno in comune il Dna della Cisl e che sentono l’esigenza di allargare lo sguardo su un orizzonte più vasto e adottare una visione convergente delle grandi reti tecnologiche che sono un asset fondamentale per il rilancio del paese. Nella nostra regione c’è ancora molto da fare per recuperare il gap con le aree più avanzate in termini di connessioni a banda larga, essenziali per immaginare nuovi modelli organizzativi del lavoro e della vita familiare sulla scia dell’emergenza Covid-19”.
“La Cisl è da tempo attestata sulla necessità di investire su una rete unica nazionale, evitando inutili dispersioni di risorse e sovrapposizioni, per recuperare il digital divide sia sul lato dei servizi alle imprese che alle famiglie. Proprio l’emergenza sanitaria ha messo a nudo i ritardi in questo settore, specie nelle aree più interne del Mezzogiorno, dove il ricorso allo smart working e alla didattica a distanza è risultato più difficoltoso, creando inedite forme di disuguaglianza sociale. La convergenza delle reti, che è alla base della filosofia della nuova federazione, è la sfida di un paese che deve guardare al futuro con speranza e coraggio”, conclude Gambardella.