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Smascherato ad Andria il market della droga.

Un giro di affari annuo che si aggirava intorno ai sei milioni di euro, ovvero 500mila euro al mese, 16mila euro al giorno. Tanto fruttava l’attivita’ di spaccio di sostanze stupefacenti gestita con logiche manageriali e piramidali dal noto pregiudicato di Andria, Emanuelle Lapenna, 38 anni, riconducibile allo storico e noto clan del nord-barese Pastore-Campanale. Quotidianamente venivano vendute circa 800 dosi di eroina e cocaina in quello che era diventato uno dei piu’ grandi market pugliesi della droga. Su ordine di custodia cautelare in carcere, emessi dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati arrestati stamane ad Andria 30 presunti appartenenti al clan Lapenna. Ad eseguire le ordinanze, sette notificate in carcere, oltre 200 uomini della Polizia di Stato. L’operazione e’ stata denominata ‘Ciclope’ per il fatto che sono state le telecamere a svelare l’esistenza di uno dei piu’ grandi ‘market’ pugliesi di sostanze stupefacenti. Ad Andria venivano a rifornirsi spacciatori da tutte le province pugliesi, ma anche dalle vicine regioni (Basilicata e Campania). Un ‘punto vendita’ operativo non meno di 12 ore al giorno, dalle 10 del mattino alle 10 di sera, e che si avvaleva di una organizzazione capillare.

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