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Soppressi i corsi di geologia presso l’Università di Basilicata

“L’Università degli Studi di Basilicata pensata e creata dopo il disastroso terremoto del 1980 è un’istituzione valida, importante e che va salvaguardata e aiutata. In questo la Regione Basilicata fece bene e bene fa a finanziare, dal 2010, 10 milioni di euro l’anno. Di contro ci si attende una gestione corretta, affinchè l’Ateneo diventi una eccellenza, con il miglioramento della didattica, della ricerca ed il potenziamento dei corsi di laurea. Invece, crediamo che la maggior parte del finanziamento pubblico è sprecato nell’apparato amministrativo troppo elefantiaco per un piccolo ateneo”. Parole, queste, di Gianni Rosa, consigliere regionale lucano del PdL.

“L’ultimo caso che fa riflettere – sottolinea Rosa – riguarda la soppressione del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche per l’Ambiente: questo significa che gli studenti, dopo aver concluso i tre anni della laurea in geologia, saranno costretti, giocoforza, ad ‘emigrare’ in altri atenei italiani per proseguire l’attività formativa. Eppure per quella che è la Basilicata, per le caratteristiche geomorfologiche della regione e per l’alto rischio idrogeologico e sismico cui è soggetta, appare la cosa più naturale avere un corso completo di studi in Scienze Geologiche, assieme ad una qualificata attività di ricerca. Invece, si decide di cassare la laurea magistrale. Perchè? E’ la prima domanda che ho posto al presidente della Regione, Vito De Filippo, con una mia interrogazione: i motivi amministrativi, legali, politici ovvero strategici della soppressione del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche per l’Ambiente presso l’Università della Basilicata. Richiedendo anche l’intervento della Giunta regionale affinché ponga in essere ogni azione utile finalizzata ad evitare questa scelta infelice. Ma la questione della Unibas di Basilicata resta tutta, oltre alla soppressione della magistrale di geologia, cui si aggiungono quelle chiuse in passato, è necessario che la politica lucana conosca le motivazioni, i perché di tali decisioni, i suoi andamenti”.

 

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