Sp Racanello, finanziamenti ai comuni di Castelsaraceno e San Chirico Raparo
L’assessore regionale alle Infrastrutture fa sapere che ai 100 mila euro di cui ha beneficiato il Comune di Castelsaraceno si aggiungono i 170 mila euro messi a disposizione di San Chirico Raparo per interventi sul dissesto della strada provinciale
“Un primo intervento da 100 mila euro di cui ha beneficiato il Comune di Castelsaraceno alcuni mesi fa; un secondo di cui ha usufruito il Comune di San Chirico Raparo, liquidato dopo un’attività minuziosa di progettazione e di sopralluoghi in loco e pari a circa 170 mila euro. È quanto il Dipartimento Infrastrutture è riuscito a porre in essere con le esigue risorse a disposizione per gli interventi sulle somme urgenze per tutto il territorio lucano. Vero è, che per risolvere un problema annoso come quello della Sp del Racanello è necessaria la sinergia di tutti gli attori e di tutte le strategie territoriali a cui le amministrazioni comunali dell’area fanno riferimento”. Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, intervenendo su una serie di finanziamenti che hanno reso possibili alcune importanti quanto attese opere sulla Sp del Racanello.
“Non a caso, sulla stessa arteria ma in un tratto non interessato dai gravi fenomeni di dissesto su cui siamo intervenuti – ha continuato l’esponente della giunta regionale – sono stati finanziati sul Po Val d’Agri altri interventi per 338 mila euro, che il Dipartimento ha suggerito di utilizzare opportunamente per opere di più immediata urgenza, necessarie per risolvere il problema storico dell’erosione su quella strada”. Secondo l’assessore Merra “è impossibile pensare di risolvere i problemi infrastrutturali a compartimenti stagni. Solo attraverso la vera interazione di tutti i programmi territoriali (come il Po Val d’Agri o la strategia aree interne) si potrà sanare il deficit infrastrutturale delle nostre comunità, facendo si che tutte le risorse vengano utilizzate secondo i reali principi di priorità e del rapporto costi-benefici”.