Splendide location lucane per la musica del maestro Rocco Mentissi
Agosto all’insegna dei concerti in terra lucana per il pianista e compositore di Tolve Rocco Mentissi, che nelle settimane scorse ha portato le sue note magiche tra le mura di alcune tra le più affascinanti location storiche della Basilicata. Teatro delle sue performance al pianoforte sono state la chiesa di San Pietro a Forenza, in occasione della rassegna “ForenzArte”, il sito monumentale di Sant’Angelo al Monte Raparo, nell’ambito delle “Giornate Basiliane” organizzate dal Comune di San Chirico Raparo, e la Chiesa Incompiuta della SS. Trinità a Venosa, all’interno del “Festival dei Cinque Continenti”. L’esibizione di Venosa, in particolare, in apertura del concerto dell’ensemble Kinéma, lo ha visto esibirsi per primo, dopo anni di chiusura alla musica dal vivo, in un luogo suggestivo e carico di storia, l’Incompiuta, dove il non finito di muri, archi e colonne si unisce all’infinito del cielo che li sovrasta.
Tutti i concerti sono stati l’occasione per riproporre al pubblico alcune delle sue composizioni più famose – da “Altrove” a “Per Delia”, da “Beata solitudine” a “Una sera di settembre” – contenute nell’album “traMe”, suo primo lavoro discografico pubblicato nel 2014, ma anche per presentare nuovi brani inediti, che in futuro faranno parte di un secondo progetto dal carattere sperimentale. Durante le esibizioni, come accade sempre dal vivo, Mentissi ha arricchito i propri brani di varianti tematiche estemporanee e sfumature sonore suggerite dalle sensazioni del momento, senza però tradire quel mondo emotivo intenso che sa ricreare in ogni suo concerto e in cui l’ascoltatore non può che farsi trasportare.
Dal 2014 ad oggi Mentissi ha tenuto concerti in molti luoghi prestigiosi tra Basilicata, Puglia, Molise, Campania, Calabria, Lombardia e Toscana, che gli hanno permesso di far conoscere ad un largo pubblico le sue composizioni originali. Il suo articolato percorso artistico, caratterizzato dalle più svariate esperienze e da collaborazioni con artisti di diversa estrazione, lo ha portato negli ultimi anni ad approdare ad una musica minimalista sui generis, che dal vivo lascia spazio all’improvvisazione istintiva tipica del jazz. Nelle sue composizioni, di forte introspettività, trovano ampio spazio i grandi interrogativi dell’esistenza: l’invincibile forza dell’amore, la ricerca dell’altrove come cifra costitutiva della natura dell’uomo, il doloroso distacco della perdita. Una musica ai confini del silenzio, in cui si genera la profonda e naturale propensione alla riflessione.
Tanti i progetti a cui Mentissi sta lavorando in questi ultimi mesi, oltre alla consueta attività live: dalla composizione dei brani che andranno a formare il nuovo album, che vedrà la luce in un breve futuro, alla messa a punto della performance ‘De philosophico piano’, un recital-monologo che affronta le più importanti tematiche filosofiche, quali l’intricato rapporto tra finito ed infinito o il misterioso binomio caos-cosmos, con l’ausilio del pianoforte, attraverso sia l’improvvisazione sia l’esecuzione delle sue composizioni