Stalker seriale arrestato dopo le indagini della Polizia di Stato
Già nel novembre del 2011 nei suoi confronti l’autorità giudiziaria aveva adottato alcune misure cautelari per le condotte persecutorie tenute nei confronti della moglie da cui è in corso la separazione. Tali misure l’obbligavano a mantenere una distanza di almeno 100 metri dalla donna e dai suoi familiari e a non comunicare con loro attraverso qualsiasi mezzo, compreso il telefono. Ma tali disposizioni erano state ripetutamente violate: era infatti soprattutto la linea telefonica il mezzo di cui l’uomo si serviva, come accertato dalla Polizia di Stato, per continuare a tormentare la sua vittima, inviandole sms e telefonate con minacce di morte e per chiederle conto delle persone che incontrava. Spesso si appostava sotto l’abitazione della ex moglie per controllarne i movimenti, generando nella donna uno stato di ansia che l’avevano ormai privata della serenità e ne condizionavano la libertà di movimento. Le indagini della Squadra Mobile hanno inoltre permesso di scoprire che l’uomo aveva creato un falso profilo Facebook per rivolgere minacce ed ingiurie nei confronti di alcune amiche della ex, allo scopo evidente di allontanarle dalla donna così da isolarla e renderla “preda” più facilmente aggredibile.
Altri comportamenti persecutori sono stati tenuti dall’uomo nei confronti di un’amica e collega di lavoro della donna, tanto da far ritenere l’uomo uno stalker seriale. Questi la seguiva infatti con la sua auto o si appostava nei pressi della palestra da lei frequentata, facendola sentire così sotto costante osservazione, tanto da costringerla a sporgere denuncia all’inizio del 2012. Allo scopo di impedire all’uomo di continuare nella sua condotta illecita e nella speranza che rimediti sul suo comportamento e sul suo “amore malato”, restituendo alla madre di suo figlio la serenità e la libertà di movimento che le ha finora negato, su richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini Rosanna Defraia, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Matera Angela Rosa Nettis ha adottato nei confronti dello stalker la misura degli arresti domiciliari. Con lo stesso provvedimento, il Gip ha disposto inoltre la disattivazione della linea per impedirgli di comunicare sia a mezzo del telefono che di internet.
Matera, 7 ottobre 2013