Stallo Bonifiche Taranto, Vianello (Alt): “Dopo il flop di Conte e Turco bisogna ripartire”
“Dopo la sostituzione della Dott.ssa Vera Corbelli, le attività di bonifica dell’area di crisi ambientale e quindi del Mar Piccolo sono in stallo e questo sta determinando, tra le numerose conseguenze, anche una crisi profonda nel settore della mitilicoltura, attività storica e fondamentale per il territorio tarantino e che a seguito di questa situazione rischia la scomparsa.” Con queste parole il deputato tarantino della commissione Ecomafie Giovanni Vianello (Alt) rilancia le preoccupazioni delle associazioni di settore e dello stato di bonifica della zona.
“Recentemente si è parlato dello scippo ad opera del Governo Draghi delle risorse per le bonifiche della “aree escluse” in capo ai commissari Ilva AS per favorire la continuità produttiva del siderurgico ma il silenzio è calato su queste altre bonifiche che riguardano zone differenti. E’ importante – continua Vianello – riportare l’attenzione anche su queste aree e risolvere le questioni che bloccano la prosecuzione delle attività di bonifica. Più volte ho denunciato l’empasse che si è creato a partire dalla scelta del Governo Conte II con Turco a guida del CIS, nel momento in cui hanno sostituito l’ex Commissario Dott.ssa Vera Corbelli con il Prefetto, persona stimata e pragmatica ma certamente non esperto dei temi legati alle bonifiche. Da allora è passato quasi un anno e mezzo ma i lavori di bonifica si sono praticamente arrestati e non si conoscono le motivazioni. Ad Ottobre 2021 è scaduto il mandato del Commissario in carica pro tempore Demetrio Martino e da allora ho chiesto al governo, anche tramite interrogazioni parlamentari, la nomina del nuovo commissario straordinario dotato di conoscenza del territorio e di come compiere attività di bonifica in un’area così sensibile. Inoltre ho chiesto anche un incontro urgente con la Ministra Mara Carfagna con delega al CIS di Taranto, spero che il Governo non voglia abbandonare le bonifiche “dell’area di crisi ambientale” così come è intenzionato a fare con le “aree escluse” dell’ex Ilva, si tratterebbe dell’ennesimo gesto irresponsabile sulla pelle dei tarantini.”