Stanziati 12 milioni di euro per il risanamento ambientale dell’area di Taranto
Dodici milioni di euro per il risanamento ambientale dell’area vasta di Taranto. La firma sull’intesa tra Governo, commissario per le bonifiche e comuni dell’area di crisi per l’attuazione dei progetti approvati dal Cipe, e condivisi nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo, segue il processo di interventi già avviati sui territori più esposti all’inquinamento.
Il piano prevede la rimozione, in corso di completamento, dei fusti radioattivi dell’ex Cemerad, il recupero delle carcasse di auto dai fondali del mar Piccolo e messa in sicurezza dei terreni e della falda. Un ulteriore sforzo è stato chiesto al tavolo del Cis proprio dai sindaci dei quattro comuni a ridosso dello stabilimento Ilva, ai quali andranno tre milioni ciascuno. A Statte è prevista la decontaminazione dei siti degradati da discariche abusive a cielo aperto e della gravina di Leucaspide; per Montemesola la riqualificazione dell’area ex Fantini, mentre per Massafra e Crispiano previsti lavori al sistema di raccolta delle acque reflue, per evitare situazioni di sovralluvionamento.