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Stella sul ddv Governo: “Si prosegue sulla strada della spoliazione”

“Ospitare il più grande giacimento petrolifero d’Europa e non poterne disporre nell’interesse dello sviluppo del proprio territorio.” Esprime grande preoccupazione e sconcerto il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, rispetto a quanto previsto dal ddl del Governo per le Regioni soprattutto in materia di energia. “Concordo con il presidente della Regione De Filippo – ha detto Stella – quando afferma che con “la clausola di supremazia” viene meno il rapporto di fiducia che deve regolare il confronto tra lo Stato e i territori. Imporre decisioni sulla scorta di un’autolegittimazione a scavalcare la volontà delle popolazioni ci allarma fortemente. Non abbiamo mai pensato di sottrarci a un dialogo costruttivo che consentisse al resto del Paese di beneficiare delle nostre risorse, e il memorandum sul petrolio lo dimostra, ma mettere da parte le esigenze e gli interessi locali sarebbe da folli.”

“La nostra è una regione potenzialmente ricchissima – ha proseguito il presidente della Provincia di Matera – che grazie ai propri patrimoni e vocazioni naturali potrebbe garantire benessere e progresso a tutta la popolazione, e non solo. Una prospettiva reale che perde di consistenza di fronte all’ennesimo tentativo di spoliazione. Modificare il Titolo V della Costituzione e sottrarre alla Regione la gestione in materia di turismo, trasporti, comunicazione ed energia significa svuotare di senso la governance locale. Non si tratta di essere contrari alla urgenza, che tutta l’Italia esprime sempre più a voce alta, di recuperare sostenibilità e credibilità attraverso una riorganizzazione complessiva della politica e degli enti pubblici. Una necessità alla quale non faremo mancare il nostro apporto, così come già fatto nell’ambito della riduzione della spesa, ma così come si sta procedendo si toglie forza proprio all’acceleratore principale di questi valori è cioè la partecipazione.

Quanto più uno Stato è capace di ascoltare gli enti designati, per ruolo e competenze, a rappresentare gli interessi delle proprie comunità, perseguendone così il bene comune, tanto più aumenta la “credibilità”, la percezione del proprio ruolo istituzionale e della relativa capacità di fungere da argine della società nei momenti di incertezza.

Le scelte che il Governo ha intrapreso, invece, palesano un orientamento in direzione contraria. Dall’abolizione delle Province alle modifiche delle competenze delle Regioni si sta tracciando un percorso che intacca il principio della partecipazione e che, se portato a complimento, ci riporterà indietro di decenni.”

“Non abbiamo difficoltà a ribadire la nostra contrarietà – ha concluso Stella – a qualsiasi politica nazionale che non rispetti il diritto del territorio a decidere delle proprie risorse in funzione, prioritariamente, del proprio futuro. Lo ha ricordato De Filippo – ha concluso il presidente Stella – “i centomila di Scanzano” sono la prova che non si possono sottovalutare le reazioni dei territori quando a essere in gioco sono l’identità e lo sviluppo degli stessi.”

 

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