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Stellantis, Fim Cisl preoccupata dopo l’incontro al Mimit

«L’atteso tavolo sul comparto automotive di ieri al ministero delle imprese e del made in Italy non ha dato le risposte che si attendevano». È quanto afferma il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista secondo cui «restano le preoccupazioni per i lavoratori del sito automotive di Melfi. Bene il forte richiamo sul fatto che è passato un anno e purtroppo ancora non si è fatto il protocollo per il settore dell’auto, unico strumento che difende industria e occupazione, come è stato sottolineato dalla Fim nazionale».

Secondo Evangelista «bisogna vigilare su Stellantis e sugli impegni importanti già presi sulla produzione per arrivare alla realizzazione di un milione di vetture. Oggi, purtroppo, se la produzione continuerà come sta andando, alla fine del 2024 sarà minore di quella del 2023. Quindi diventa ancora più importante chiedere responsabilità precise sugli impegni relativi agli stabilimenti e all’indotto». Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali «è stato sottolineato che nel 2025 sia l’indotto sia Stellantis esauriranno gli ammortizzatori sociali. Se non si interviene per tempo, potrebbero verificarsi forti problemi di tenuta occupazionale».

Per il sindacalista «è fondamentale quindi proseguire il progetto produttivo per Melfi e per gli altri stabilimenti, ma anche la possibilità di individuare ulteriori investimenti che devono essere in coerenza con l’obiettivo di produzione di un milione di vetture entro il 2030. Il nostro obiettivo è mettere in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori, lo stabilimento Stellantis e le aziende dell’indotto del sito automotive di Melfi. È inoltre fondamentale ottenere certezze riguardo agli impegni già assunti, come la produzione delle cinque nuove vetture che inizierà nel 2025 nel sito lucano».

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