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Stop alla trattativa sulla vendita della società del Bari calcio

Non sono bastati due mesi per portare a compimento una trattativa lunga, piena di ostacoli, incomprensioni, sulla quale è aleggiato anche lo spettro di altre offerte, ma che alla fine sembrava potersi concludere col passaggio di proprietà. Ad oggi, 14 luglio, siamo probabilmente ai titoli di coda dopo un sabato che ha riservato due incredibili colpi di scena. Nel pomeriggio i Matarrese avrebbero rivelato ad alcuni giornalisti di aver spedito via mail un ultimatum alla cordata Montemurro-Rapullino, nel quale si sarebbe indicato in lunedì il termine ultimo per inviare la bozza completa di preliminare con l’importo della valutazione e le garanzie sulla somma eccedente l’anticipo.

Voci non confermate, ma capaci di scatenare un’ accelerazione in un momento delicato, durante l’approfondita analisi delle carte da parte dei possibili compratori, impegnati a limare il preliminare anche attraverso la consulenza di un prestigioso legale come il prof. Castellano. Nella tarda serata di ieri Montemurro e Rapullino hanno rilasciato un duro comunicato nel quale “esprimono il loro profondo disappunto e la profonda meraviglia per quanto dichiarato” da via Torrebella, spiegando come da oltre una settimana i tecnici stiano lavorando “duramente per predisporre gli atti relativi alla cessione che certamente non poteva essere effettuata secondo la bozza originariamente predisposta dai Matarrese risultata impraticabile”.

I due imprenditori non accettano che “vengano evidenziate dal venditore richieste di garanzie al compratore e questi non si preoccupi di parlare delle proprie di gran lunga maggiori e più importanti” e “rigettano il ricorso alla metodologia dell’Ultimatum da chiunque provenga e che denota un evidente intento di non pervenire alla conclusione della vicenda”. I toni sono diretti e precisi, alti mai come prima in questa trattativa, fino ad ora caratterizzata dalla massima collaborazione tra le parti, nonostante alcune frizioni.

Montemurro e Rapullino chiedono ai Matarrese di smentire le parole circolate e in caso contrario riterranno “definitivamente chiusa ogni ipotesi di accordo e chiederanno sin da subito ai propri tecnici di terminare la collaborazione con i tecnici del Gruppo Matarrese essendo evidente l’inutilità dello sforzo sino ad oggi profuso di fronte alla volontà dichiarata ma non dimostrata di voler effettivamente vendere”.

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