Strage alla Toyota di Borgo Panigale, l’Ugl Metalmeccanici chiede maggiore prevenzione e formazione
“Serve realmente impegno per la sicurezza, attraverso lo sviluppo di una cultura organizzativa orientata alla prevenzione e alla formazione. Tragedie come quella accaduta a due operai di 34 e 37 anni che hanno perso la vita a seguito dell’esplosione alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale nel Bolognese non devono ripetersi mai più e per questo occorre agire sulla prevenzione, implementando procedure di sicurezza efficaci, aggiornando costantemente i macchinari e formando adeguatamente il personale”.
E’ quanto dichiara il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera unitamente a Maurizio Boschi, Segretario UglM Bologna e Andrea Spettoli, Vice Segretario della federazione Provinciale commentando la morte sul lavoro di due operai per i quali, “una enumerazione che non è per niente ammissibile. La scarsa o inesistente attenzione al tema della sicurezza sul lavoro, che viene messa in atto in ogni singola attività lavorativa, è un tratto comune che lega la maggioranza dei casi. Come Ugl Metalmeccanici riteniamo che vada intensificato il lavoro fra istituzioni, parti sociali e datoriali per definire le proposte volte a implementare gli investimenti sulla sicurezza, potenziare il coordinamento delle banche dati e degli organi di vigilanza e aumentare l’organico del personale ispettivo indispensabile per effettuare i controlli a 360°. Una strage, quella alla Toyota, che accende drammaticamente il faro sulla sicurezza dentro le fabbriche. O non si rispettano le norme e i protocolli, o questi non ci sono. In entrambi i casi non si può parlare di fatalità: a tutti noi italiani – aggiungono i sindacalisti – il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci dà insegnamento sostenendo che, le morti sul lavoro siano un oltraggio alla convivenza civile, e per l’UglM è così. Da anni attraverso manifestazioni e mobilitazioni, l’Ugl porta all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni il drammatico fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’ e per dire basta infortuni mortali sul lavoro. Il tema della sicurezza – concludono Spera, Boschi e Spettoli – deve continuare ad essere sempre al centro dell’agenda politica e rappresentare la priorità in un Paese che fonda la propria Costituzione sul diritto al lavoro. Alle famiglie di Lorenzo Cubello e Fabio Tosi vanno le nostre più stringenti e sentite condoglianze, ai 15 feriti giungano gli auguri di pronta guarigione”.