Su.pr.Eme. Italia, un patrimonio di progettualità da non disperdere
Cinque regioni del Sud impegnate in una sfida che ha coinvolto decine e decine di soggetti dei territori tra enti pubblici e terzo settore con il compito di propagare e diffondere su tutto il Mezzogiorno servizi e azionia contrasto del caporalato. E’ il progetto Su.pr.Eme. (Sud protagonista nel superamento dell’emergenza in ambito di grave sfruttamento degli stranieri nelle cinqueregioni del Sud), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dei Fondi Amif che ha visto la Puglia, coordinatrice delle cinque regioni, protagonista dell’ultima Agorà della condivisione svoltasi oggi a Palermo nell’ambito della Campagna regionale Diritti negli occhi.
Un evento al quale ha preso parte Antonio Tommasi, dirigente della sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche Migratorie e antimafia Sociale della Regione Puglia, che a pochi giorni dalla conclusione del, ha tracciato un bilancio.
“Non è solo un piano di azioni,- ha precisato Tommasi – ma un percorso in cui la Puglia, insieme alle altre 4 regioni del Sud Sicilia, Campania, Calabria e Basilicata e al partner tecnico Consorzio Nova, ha collaudato una forma di partenariato che ha rappresentato il punto di forza di tanta progettualità messa in campo e che spero non si interrompa con la scadenza del programma il 20 ottobre”.
Dopo Puglia, Basilicata, Calabria e Campania l’Agorà della condivisione, format circolare di promozione di inclusione e sensibilizzazione al tema dello sfruttamento lavorativo nelle campagne, curato dalla Regione Puglia, ha avuto in Sicilia il suo momento finale con una platea variegata di studenti, mediatori culturali, migranti con storie di diritti prima negati e poi acquisiti da raccontare, associazioni del terzo settore, istituzioni nazionali e locali.
“La sfida ora – continua Tommasi – è quella della continuità delle attività svolte finora che rappresentano un patrimonio prezioso da salvaguardare. Io auspico che ci siano le condizioni, nella nuova programmazione, di garantire continuità a questo modello di governance e ai risultati prodotti, che rischierebbe altrimenti di essere vanificato. Intanto, la Puglia, da Regione coordinatrice delle altre regioni, ha già promosso il passaggio di consegne alla Regione Sicilia che sarà coordinator partner nella prossima programmazione”.
“Il progetto – afferma il Direttore del Consorzio Nova Giampiero Losapio -restituisce una fotografia di un lavoro profondo e capillare fatto sui territori sul un tema complesso come il caporalato, che necessita di un approccio a 360 gradi e multidimensionale. Un macrofenomenoche richiama i temi del rispetto dei diritti, del lavoro “buono”, di giustizia sociale. Una filiera molto estesa che dall’Europa passa per il Governo Italiano per le Regioni e continua negli enti locali e nelle organizzazioni del Terzo Settore. Ci stiamo interrogando – conclude Losapio – su come salvaguardare il patrimonio di consapevolezza accumulato in termini di sensibilizzazione delle comunità al tema della condizione dei migranti impegnati nei campi e di servizi attivati per alleviare il disagio abitativo, facilitare il trasporto sui luoghi di lavoro e accompagnarli nei processi assistenza sanitaria e di integrazione ”.
Il Programma Su.Pr.Eme. Italia èfinanziato nell’ambito dei fondi AMIF – Emergency Funds (AP2019) della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs.
Il partenariato è guidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale Immigrazione (Lead partner) coadiuvato dalla Regione Puglia (Coordinating Partner) insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l‘Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Nova Consorzio Nazionale per l’innovazione sociale.