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Successo ad Avigliano per il V Festival del Mandolino

Grande successo per il V Festival del Mandolino di Avigliano, grande soddisfazione da. Parte degli organizzatori. L’evento, organizzato dal Comune di Avigliano, dal Centro Permanente per l’Educazione Musicale «Domenico Manfredi» e dal Centro Studi Politeia, con il patrocinio della Regione Basilicata, ha portato e porterà nella città gianturchiana artisti di fama internazionale, con formazioni proveniente oltre che dalla Basilicata anche dall’Emilia Romagna, Campania, Molise e Puglia, oltre all’Orchestra a plettro di Avigliano, unica in Basilicata e tra le pochissime del meridione, che quest’anno festeggia i 60 anni di attività. Un evento con una cartellonistica che ha avuto una valenza unica in Italia, essendo l’unico Festival che si svolge sul territorio nazionale.
La prima serata ha visto l’esibizione dell’Orchestra a plettro di Avigliano “D.Manfredi” con il concerto dal titolo: “I suoni dell’Aia, concerto per i 60 anni dell’Orchestra, in memoria ed in onore del fondatore Domenico Manfredi”. La serata si è conclusa con la performance del mandolinista Tiziano Palladino, uno dei piùinteressanti solistidel panorama attuale, di ritorno da una tournée giapponese. L’artista molisano ha incantato la platea con il suo repertorio ” Da Oriente a Occidente” dall’antico al moderno,un interessantissimo percorso attraverso gli stili musicali dal Rinascimento ad oggi. Con musiche di Bach, Mascagni, Pettine e Kuwahara.
Durante la seconda serata il lucano Graziano Accinni con i Basilicord Projectha svelato le testimonianze dell’arte mandolinistica lucana racchiuse nel suo archivio personale, con la partecipazione straordinaria di due suoi allievi:Flavio Montesano e Gaetano Agoglia, rappresentanti della terza generazione di chitarristi popolari della Lucania. All’interno del concerto hanno trovato spazio brani collocabili da metà ottocento fino ad arrivare ai primi anni del novecento in una sorte di intreccio a 18 corde con passaggi di intenso virtuosismo fino a toccare,con alcune danze, il cuore della Nostra amata Regione che tanta Cultura ha generato nel corso dei secoli. Il concerto si è concluso con il tributo che il maestro Accinni ha voluto dedicare al cantautore lucano, Pino Mango, scomparso un anno fa. Il Duo Cordaminazioni, Luca Fabrizio e Marcello De Carolis con “Intrecci di corde, intrecci di suoni dal mondo.”Chitarra, Chitarra Battente, Charango, Mandola, alcuni degli strumenti proposti nel recital, sono immagine sonora di storie, popoli e culture diversi, ed evocano mondi che seppur lontani sono accomunati dalla consapevolezza della potenza evocativa della musica; musica di strada o dei salotti, dei monti o dei mari, dei bianchi o dei neri, dicotomie lontane unite da un filo sottile, anzi, fili sottili: le corde. Nel corso della serata l’artista Lucia Bonelli ha dipinto un quadro con tecnica materica. Dipinto che sarà esposta a Parigi.
Il Quintetto Policarpo di Modena si è esibito nel corso della quarta serata, diretto dal maestro Roberto Palumbo, allievo di mandolinisti di chiara fama quali André Saint-Clivier, Giuseppe Anedda e lo stesso direttore artistico Mauro Squillante.
L’Accademia Mandolinistica Napoletana, nel corso della quinta serata, ha presentato in anteprima internazionale il proprio CD con le musiche da film di Rustichelli, Piovani, Rota, Morricone; la musica ha fatto da cornice alla proiezione di immagini tratte dai film.
La penultima serata è stata dedicata al mandolino e alla danza: il mandolino ed il suo repertorio di musica strumentale a ballo. Le danze popolari dell’Ottocento. Dal Valzer alla Mazurca. Dalla Polca allo Scotis Dal Tango italiano alle tarantelle dell’italia meridionale fino ad arrivare alle pizziche dell’alto Salento. Un viaggio in un repertorio tipico delle feste nunziali del recente passato con Barbieria: Mauro Semeraro(mandolino) Giovanni DE Palma(Chitarra) feat. Mario Ancora (Fisarmonica). Con la partecipazione di Sergio Santalucia.
Il concerto e’ stato preceduto da uno stage di ballo liscio. L’ultima sera ha visto l’esibizione del saggio del Campus Internazionale di Mandolino e l’esecuzione di musiche originali, composte su ispirazione del libro di Calvino da compositori di ogni parte del mondo e dedicate al duo composto da Mauro Squillante al mandolino e Sante Tursi alla Chitarra. Durante il concerto Marianna L’Amico ha letto passi da Le Città Invisibili.

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