Superbonus, Coviello (FdI Basilicata): “Primi in Italia con L.R. 20/2023”
Il Superbonus, come tutte le misure spot del Movimento 5 Stelle e penso anche al Reddito di Cittadinanza, è stato uno strumento utile solo da un punto di vista teorico mentre all’atto pratico ha creato storture e criticità, buttando nel caos imprese, professionisti e famiglie. Il governo Meloni – prosegue Coviello – ha ereditato dagli esecutivi guidati da Conte prima e Draghi dopo, il problema, di notevole entità, afferente la cessione dei crediti d’imposta e lo sconto in fattura. Il meccanismo per favorire la circolazione dei crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio da me proposto e fortemente voluto, approvato dal Consiglio regionale della Basilicata lo scorso 20 giugno, è stato presentato prima del Dl 11/2023 e soddisfa, come noto, il principale requisito: risulta essere in linea con il quadro normativo nazionale. Il ministero dell’Economia e delle Finanze non ha sollevato obiezioni sulla cessione dei crediti a società di diritto privato partecipate in capo alla Regione stessa non incluse, ai sensi del Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11, nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009 n. 196 e ss.mm.ii. (Legge di contabilità e finanza pubblica).
Apprendo che in tante Regioni italiane da parte di alcuni camaleontici esponenti di centrosinistra e del M5S si stanno moltiplicando le iniziative per rivendicare la primogenitura del virtuoso strumento concepito in Basilicata. Da Puglia, Piemonte e Marche, ad esempio, dal tandem PD – M5S giungono fuorvianti messaggi rispetto all’argomento trattato, omettendo di precisare che il Superbonus così com’era rischiava di portare in default le casse dello Stato. Questo è il principale tema unitamente allo sblocco dei crediti già incagliati. Per creare più confusione qualche consigliere regionale pentastellato, come in Campania, richiama proposte di legge depositate in precedenza che prevedevano l’interessamento diretto delle regioni (ipotesi totalmente esclusa dal Dl) e che quindi non potrebbero superare il vaglio di costituzionalità. Absit iniuria verbis: in Basilicata, primi in Italia, con la legge regionale n.20 da me presentata è stata messa a punto una ‘toppa’ al ‘buco’ demogrillino, salvando le finanze pubbliche e migliaia di cantieri, un modello virtuoso replicabile”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Basilicata, Tommaso Coviello.